DUE NOTTI DI SANGUE IN POCO PIÙ DI UN MESE
di DESIO CRISTALLI
Il favore delle tenebre ha consentito, in poche settimane, alle (troppe!) pistole in circolazione in città di eliminare due giovani vite (quasi tre). La sera del 6 ottobre scorso si è consumata, in una stradina del centro storico nei pressi di piazza Carmine, una tragedia interpretata da tre ragazzi di 16 e 17 anni, con tre vite stroncate (la vittima MARIO MORELLI, il carnefice ed un terzo, ferito gravemente, che ha salvato la pelle per un pelo). Una notte di sangue che ha vissuto una feroce replica 36 giorni dopo, la notte tra l’11 e il 12 novembre, allorchè un proiettile al centro del petto (della cascata scaricatagli addosso…) ha stroncato l’esistenza del 38enne LUIGI BEVILACQUA. Due prove che l’adolescenza e la gioventù di San Severo sono intolleranti col prossimo e sono incapaci di dirimere le loro questioni spesso innescate da futili motivi col ricorso alle armi. Ma anche due prove che il buio della notte è il ‘complice’ più propizio per saldare certi conti… Questa ricerca costante delle tenebre conferma che l’arco di tempo dalle 22-23 della tarda serata e le prime luci dell’alba sono diventate pericolosissime e terreno fertile per agguati e rappresaglie del più bieco stile criminale. L’abbiamo detto e ripetuto tante volte (con forza anche a febbraio di quest’anno, allorchè, a pochi metri dalle Poste Centrali, fu assassinato in casa il pensionato ANTONIO CARAFA), chiedendo rinforzi per gli organici delle Forze dell’Ordine per poter tenere più pattuglie in giro per la città. Le proteste dell’Amministrazione Comunale, della stampa e dei sindacati delle forze di polizia sono rimaste però inascoltate dalle altolocate stanze romane che sovrintendono alla distribuzione di pubblici controllori sul territorio nazionale. E questa povertà di controlli probabilmente contribuisce ad alimentare anche la presenza di tante armi nel nostro territorio, dove, evidentemente, c’è chi ne ha bisogno per offendere e chi ne ha bisogno per difendersi dai tanti pericoli inconfessabili che ormai fanno parte della vita di tanta gente di questa terra. E intanto la Cittadinanza, in un panorama sconcertante come questo, vive nell’angoscia e nell’attesa di altri ‘spettacoli’ che offrano al pubblico locale ulteriori omicidi…con le sole date a sorpresa! Se solo chi di dovere riflettesse sul sangue versato dal ragazzo MORELLI in una stradina vicino al Teatro Comunale e dal giovane LUIGI BEVILACQUA, soprattutto sulla scalinata interna di casa sua, mentre moriva davanti alla sua compagna, forse non riuscirebbe più a dormire serenamente ma solo tra un incubo e l’altro. Anche per questa ostinata insensibilità istituzionale, da decenni, questa terra continua ad essere martoriata dalla violenza più spietata. Ne riparliamo, ovviamente, al prossimo omicidio, quasi certamente nell’identica situazione di grave emergenza sociale!