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È morto il Papa! Il messaggio del vescovo Mons. Giuseppe Mengoli.

È morto il Papa!

Ma, nello stesso momento in cui ci giunge, sgomenti, questa notizia, in questo lunedì di Pasqua, l’Angelo ci dice: “Non temete!”

Non temete, perché solo chi attraversa la morte può entrare per sempre nella luce dell’amore di Dio. Quella luce, della quale papa Francesco è stato un segno, soprattutto quando ha saputo affrontare con serenità la sofferenza. Proprio ieri, per l’ultima volta, ci ha dimostrato che da ogni sofferenza si

Papa Francesco

può continuare a benedire il Signore e a benedire gli altri “urbi et orbi”, nessuno escluso cioè.

Non temete, perché la sua voce che, come quella dei veri profeti, ha difeso i poveri e gli ultimi, non muore. Anzi continua a far sentire più potenti i suoi echi, affidati ora alle orecchie e al cuore di chi lo ha saputo ascoltare.

Non temete, perché se è morto il papa, anche le guerre che egli denunciava senza stancarsi, hanno le ore contate. Il Signore, infatti, non si lascia scippare l’umanità da coloro che presumono di essere potenti con le armi e con la violenza.

Non temete, perché la Chiesa di cui Francesco era il pastore, non muore. Essa vive in Cristo! Vive nella vita dei cristiani! Vive perché, nonostante le sue fragilità e contraddizioni, è la sposa con il quale lo Sposo eterno si è unito per sempre.

Non temete, perché egli, dopo aver indicato in tante maniere, qui sulla terra l’orizzonte eterno, ora è chiamato a contemplarlo nella gloria del Cielo.

Il suo amore per la Vergine era il suo segreto più intimo, tanto da non poter fare a meno di venerarla nei momenti più importanti del suo pontificato, fino all’ultimo incontro con Lei a Santa Maria Maggiore, sabato 12 aprile, vigilia della Domenica delle Palme e della sua ultima Settimana Santa. 

Si sentiva custodito dal Cuore di “colui che ci ha amati” fino a dare tutto se stesso sulla croce e sapeva che nessuno può essere turbato se abita in Cristo con umiltà e gratitudine.

Non dimenticheremo il suo amore per gli ultimi, che ora, diventati primi, lo accoglieranno nella gloria eterna. I poveri e gli esclusi della terra erano nel suo cuore e ci ha lasciato come consegna non negoziabile e come sua preziosa eredità la necessità di considerarli tutti fratelli.

La Diocesi di San Severo, esprimendo sincera gratitudine per aver avuto per 12 anni il dono del suo generoso ministero apostolico, si unisce alla preghiera della Chiesa intera, consapevole che ogni perdita agli occhi del mondo è un guadagno agli occhi di Dio.

Il Signore dia la pace eterna al nostro caro papa Francesco!

San Severo, 21 aprile 2025

 

+ don Giuseppe, vescovo

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