E’ NATA A SAN SEVERO UNA SCUOLA DI CALCIO FEMMINILE
Finora alle donne della nostra città era rimasta preclusa una possibile opzione, quanto al potersi esercitare in un hobby sportivo durante il proprio tempo libero. Alle pratiche più diffuse che sembrano proprio essere molto la Danza, poi la Ginnastica ritmica e la Pallavolo, un po’ il Basket, ora, finalmente, le leggiadre fanciulle potranno scegliere anche di giocare al Calcio. Sì! E’ già da un po’ di tempo che l’ALTO TAVOLIERE CALCIO SAN SEVERO ha costituito un gruppo col preciso intento di far praticare il Calcio amatoriale, ma anche agonistico alle ragazze. Nei giorni festivi scorsi una squadra già formatasi, per la pronta adesione all’iniziativa di un numero adeguato di appassionate di questo sport, ha sostenuto diciamo…un test contro le ragazze di una Società di Biccari. Risultato, le sanseveresi hanno mostrato davvero grande propensione per questo sport di squadra. Le coetanee biccaresi, infatti, hanno dovuto subire per tutto l’arco dell’incontro la supremazia tecnica ed atletica delle sanseveresi. Dal 2019, quindi, allorché i genitori proporranno “tesoro, vuoi fare la ballerina? Oppure la cantante? O vuoi giocare a pallavolo?”, e si sentiranno rispondere “no, io voglio giocare a calcio”, non ci saranno più ragioni per negare alle proprie figlie la soddisfazione di poter praticare l’attività sportiva per loro più attraente. DA OGGI A SAN SEVERO C’È UNA SCUOLA DI CALCIO AL FEMMINILE DOVE POTER INSEGUIRE IL PROPRIO SOGNO. L’IDEA È STATA DI FRANCESCO PELUSO CASSESE ((nella foto)) CHE GUIDANDO QUESTA INIZIATIVA AMPLIA IL VENTAGLIO DI OFFERTA FORMATIVA DEGLI SPORT PRATICABILI DAL GENTIL SESSO. Certamente un progetto che incuriosisce, ma che conoscendo la perseveranza e la competenza di chi lo conduce non può che puntare ad un pieno successo. Già ci si immagina come oltre i papà anche le tante mamme, al campetto dei salesiani, assistendo agli allenamenti delle loro figlie, si arrovellano parlando delle vicende calcistiche di Juve, Inter, Milan o anche del Foggia e perché no del San Severo.
LA REDAZIONE