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ELEZIONI: L’UNICA CERTEZZA E’ L’INCERTEZZA DEL FUTURO

L’EDITORIALE di DESIO CRISTALLI

In tempi di sondaggi a tutto spiano, ce ne siamo fatto uno ‘mini’ ascoltando a caso tante persone di varie fasce d’età della nostra realtà. Va ritenuto, ovviamente, solo un campioncino che però per noi ha una sua importanza, specie se si considera che, sia chi ha deciso di votare che chi ha deciso di astenersi, hanno detto apertamente che l’unica certezza di queste elezioni, dopo le tantissime delusioni del passato, è che regna l’incertezza assoluta del futuro. I giovani scappano via dalla terra d’origine (il paese e il Paese), quelli di mezza età vivono a migliaia ancora con mamma e papà non avendo lavoro o avendone uno…da fame, gli anziani, dopo averne viste di cotte e di crude ed essersi sempre ritrovati totalmente delusi, disperano di ritrovarsi in una realtà migliore di quella attuale. E’ una sintesi spietata ma veritiera della NOSTRA OPINIONE PUBBLICA, ciò che tutti pensano e non sempre dicono per non passare per pessimisti incalliti. Tutto ciò farà pesare come un macigno la matita che chi voterà avrà in mano il 25 settembre, di fronte ad un gesto di grande responsabilità sociale (…ma che quasi mai si è dimostrato tale in Italia!). Per chi vota le strade saranno come al solito tre: votare (avrebbe detto MONTANELLI “turandosi il naso”!), gettare nell’urna la scheda bianca o renderla nulla con uno dei soliti slogan…irriferibili in pubblico. La quarta via, ovviamente, è quella di non andare a votare ed unirsi a quello che ormai è quasi sempre il primo partito d’Italia: quello dell’ASTENSIONISMO. Credo che ancora oggi, a poche ore dal voto, la maggioranza degli elettori ancora non sappia che fare… Le tribune televisive e radiofoniche non aiutano molto, tenuto conto che il dibattito elettorale si presenta molto confusionario e di qualità assolutamente scadente. Questo perché la stragrande maggioranza dei candidati ripete promesse fritte e rifritte che rendono oggi tanto Popolo, diciamo così, ANARCHICO e QUALUNQUISTA per mancanza di una scelta sicura sul piano democratico e ideale. E allora, Elettore…fai un po’ tu e segui quel che ti suggerisce la coscienza, possibilmente scegliendo quel che ritieni il meglio e senza farti influenzare dalle migliaia di promesse che tutta la politica ti scarica addosso dalla mattina alla sera. Riflessione finale: da almeno trent’anni, per la verità, non siamo stati elettoralmente molto fortunati…O NO!?!?!?

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