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Elisabetta ha bisogno della sua mamma.

Lettera alla Gazzetta

“Tutte le mamme amano i propri figli e sanno con quanto dolore si porta avanti una gravidanza e si partorisce un figlio, quindi per quale motivo dobbiamo giudicare la mamma di Elisabetta? Non possiamo puntare il dito contro questa donna, almeno io non mi sento di farlo. Una mamma quando non vuole un figlio decide per l’aborto,  o per il non riconoscimento al momento del parto o peggio ancora all’abbandono nei cassonetti, lei non l’ha fatto, ha deciso di “lasciarla” in un corridoio dell’Ospedale e quasi sicuramente con l’occhio vigile da lontano avrà visto anche chi l’ha presa in cura per poi portarla nel reparto di Pediatria. I motivi possono essere tanti ma, per l’amor di Dio non puntiamo il dito contro questa donna che sicuramente si sarà vista sola e forse non in grado di poter assicurare una vita dignitosa alla propria figlia e col cuore a pezzi ha pensato che qualche altra donna potesse offrirle qualcosa in più. Cara mamma di Elisabetta, pensa che tua figlia un domani potrà pure portare le scarpine firmate o andare ad una scuola privata o essere sommersa di mille giochini ma comunque non sentirà più quella voce dolce che le canterà la ninna nanna, non ci sarà più quel dolce battito del cuore che le ha fatto compagnia per 9 lunghi mesi. Cara mamma, qualsiasi sia il problema, ritorna da tua figlia perché chi più di una mamma può voler bene i propri figli? Non ti curar di chi in questo momento ti sta additando come una “così”, affidati all’amore puro di chi ti vuole aiutare e riprenditi tua figlia e coccolala e baciala. Mi rivolgo a tutti coloro i quali vestendosi di superiorità ma tanta superficialità hanno giudicato, bisogna trovarsi nei fatti per poi poter giudicare, anzi al posto di tutti voi mi sarei prodigata nel trovare e rintracciare questa donna ed aiutarla. Elisabetta ha bisogno della sua mamma.”

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