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Emergenza psichiatrica nelle carceri pugliesi, De Leonardis (FdI): “dall’assessore Palese nessuna risposta”

“Deludenti, o forse meglio definirle non pervenute, le risposte fornite dall’assessore alla Sanità, Rocco Palese, sul tema dell’emergenza psichiatrica che grava sulle carceri pugliesi”. Questo il commento del consigliere regionale di Fratelli d’Italia, Giannicola De Leonardis, all’esito dell’audizione svoltasi nell’ambito della Terza commissione Assistenza sanitaria stamane a Bari. “L’assessore Palese ha sostanzialmente elencato in aula quelle che sono le problematiche che attanagliano le carceri pugliesi, ovviamente afferenti alla materia sanitaria che è di competenza regionale, anziché fornire soluzioni. Non ha, di fatto, aggiunto nulla rispetto a ciò che ho sollevato attraverso una specifica interrogazione presentata più di un mese fa. Il tema dei detenuti affetti da patologie psichiatriche che sono costretti a condividere gli stessi spazi con i detenuti comuni nelle carceri pugliesi, a cui devono far fronte agenti di Polizia Penitenziaria i cui organici sono ridotti all’osso e che non hanno le specifiche competenze per prendersene cura, costretti a subire aggressioni pressoché quotidiane, va trattato con celerità e massima attenzione. Non è tollerabile limitarsi a dire che medici psichiatri o infermieri sono difficili da reperire per svolgere il ruolo di assistenza a questa tipologia di detenuti in specifiche strutture che, peraltro, risultano non funzionanti come nel caso del reparto psichiatrico della casa circondariale di Lecce o esigue come nel caso delle Rems (Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza) di Spinazzola e Carovigno. Per quel che concerne Foggia – evidenzia De Leonardis – apprendiamo dall’assessore Palese che la Rems prevista già da qualche anno ad Accadia e non ancora realizzata risulta essere impantanata al Ministero della Salute. Senza però dirci quali azioni la Regione Puglia abbia intenzione di porre in essere per sbloccare la situazione. Insomma: alle annose emergenze riguardanti il sovraffollamento delle carceri e alla carenza di agenti di custodia, si aggiunge quella del trattamento dei detenuti affetti da patologie psichiatriche verso i quali il governo regionale non sembra in grado di fornire soluzioni e, peggio ancora, non sa da dove cominciare. In danno dei detenuti che hanno bisogno di cure e che, purtroppo, arrivano a commettere anche dei gesti estremi (suicidi) come ci riportano le cronache degli ultimi giorni dalle carceri di Foggia e Taranto. E in danno degli agenti di Polizia Penitenziaria, sotto organico e vessati, che devono anche svolgere il ruolo di infermieri per tentare di porre rimedio a situazioni esplosive”, conclude De Leonardis.

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