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ENNESIMO INCIDENTE STRADALE A CAUSA DEI CINGHIALI

Non si tratta più solo di risarcimenti agli agricoltori, ma anche di sicurezza delle persone.

Chieuti: lo abbiamo già segnalato parecchie volte ma niente è stato fatto. Purtroppo l’ennesimo incidente è avvenuto nella serata di ieri sempre sulla strada provinciale 44 che collega Chieuti a Torre Fantine e alla S.S. 16 Adriatica. Due persone che viaggiavano verso Marina di Chieuti improvvisamente si sono trovati di fronte un cinghiale che insieme ad altri attraversavano la sede stradale. L’impatto è stato inevitabile e violento ma per fortuna anche stavolta non ha sortito danni irreparabili. “Avevo appena rallentato ulteriormente, racconta l’autista del mezzo, perché in quella zona ci sono tante abitazioni e facilmente qualcuno per uscire si sporge ulteriormente sulla careggiata. Non ho potuto fare niente. Ho visto balzare davanti alla mia auto il cinghiale e non ho avuto nemmeno il tempo di frenare per evitare l’impatto. Ho la macchina distrutta e mi hanno detto che non vale la pena chiedere i danni alla Provincia di Foggia perché non risarciscono nessuno.

Per puro caso i Carabinieri stavano salendo verso Chieuti, si sono fermati e hanno effettuato tutti i rilievi del caso.

Nell’ultimo anno è avvenuto un incidente ogni 41 ore a causa dell’invasione di cinghiali e animali selvatici che non si fermano più davanti a nulla e invadono ormai campagne, città, strade e spiagge mettendo a rischio la sicurezza dei cittadini. È quanto emerge dall’analisi di Coldiretti su dati Asaps, dopo l’incidente mortale avvenuto a Villanova Mondovi’ (Cuneo) dove è morta una donna a causa di un cinghiale sbucato all’improvviso dal buio, attraversando la carreggiata dove viaggiava la sua auto.

In dieci anni il numero di incidenti gravi con morti e feriti causati da animali è praticamente raddoppiato (+81%) sulle strade provinciali secondo la stima Coldiretti su dati Aci Istat. Nell’ultimo anno si contano 13 vittime e 261 feriti gravi.

La situazione è ormai ingovernabile, qualcosa bisogna pur fare per evitare guai più seri.

La bozza di decreto interministeriale che prevedeva l’ampliamento del periodo di caccia al cinghiale e la possibilità da parte delle Regioni di effettuare piani di controllo e selezione nelle aree protette è rimasta lettera morta. E intanto gli incidenti continuano a capitare purtroppo.

L’occasione è propizia per chiedere al nuovo presidente della Provincia di Foggia che si eleggerà prossimamente di prendere in seria considerazione la questione che non tocca solo gli automobilisti ma anche le campagne che continuano ad essere devastate da cinghiali che di notte spadroneggiano in quella zona provocando danni seri al già martoriato mondo dell’agricoltura .

Giovanni Licursi

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