Famiglia da mesi vive in auto; benefattore di San Severo paga albergo

Il nome poco importa quando la beneficenza proviene dal cuore, unica via che ridona fiducia nell’umanità e, dalla città di San Severo, parte un gesto encomiabile che sta rimbalzando in rete lanciando un messaggio di positività e di speranza.
Accade che una famiglia di origini egiziane, con quattro minori, viva da mesi in auto, ovvero da quando ha perduto la propria abitazione, cosa che può accadere all’ordine del giorno date le spese a volte insostenibili e le condizioni di criticità lavorative.
Accade però che un benefattore pugliese voglia pagare l’albergo.
L’uomo è di San Severo, ha 46 anni ed è il dirigente di una concessionaria di auto.
Il benefattore ha pagato l’alloggio di due camere in un albergo sito a Cinisello Balsamo.
L’uomo, appena appresa la notizia pubblicata sul portale Il Giorno, ha sentito subito il bisogno di aiutare la famiglia composta dai genitori e da quattro minorenni, famiglia che vive a Bresso in provincia di Milano e che era costretta ad usare i bagni delle stazioni di servizio.
Grazie al benefattore pugliese la famiglia ha potuto invece godere, seppur per qualche giorno, di un alloggio decente in attesa che si trovi una soluzione.
Purtroppo è anche accaduto che il capofamiglia Mohamed non si sia potuto trovare in albergo insieme ai propri cari, in quanto durante la scorsa domenica, in seguito ad un malore, è stato trasportato all’ospedale di Cinisello Balsamo dove è tutt’ora ricoverato.
“Mi mancava l’aria e mi è venuto un atroce dolore alla gamba sinistra, forse dovuto alla lunga permanenza in auto. Sono finito al Pronto Soccorso e mi hanno spedito al reparto di Medicina d’urgenza per qualche giorno”, racconta Mohamed a Il Giorno.
“Ringrazio il nostro benefattore che ha compiuto un gesto così nobile pur non conoscendomi”, ha dichiarato Mohamed che, giunto in Italia 26 anni fa, ha lavorato come pittore, gessista e decoratore, ma durante il periodo della pandemia ha perduto il proprio lavoro.
Da allora sono iniziati grossi problemi avendo perso anche la casa dove viveva con la sua famiglia.
“So benissimo che l’albergo non è una soluzione definitiva. Per questo mi sono permesso di scrivere via email al sindaco di Bresso, dichiarandomi disponibile ad accollarmi le spese edilizie per la ristrutturazione di un appartamento”, puntualizza il benefattore sanseverese, come da nota su pugliareporter.com.
Intanto il sindaco di Bresso racconta una versione leggermente diversa da quella di Mohamed, che pure aveva riconosciuto di aver avuto un aiuto dal Comune per un periodo di tempo.
Secondo il Primo Cittadino, l’uomo “ha rifiutato ogni soluzione proposta dal Servizio sociale che implicasse anche solo una minima attivazione e assunzione di responsabilità da parte sua rispetto al problema abitativo”, anche se ciò non toglie che dei minori estranei a eventuali errori di valutazione dei propri genitori, possano vivere in un’auto parcheggiata in una piazzola di sosta con un bagno a disposizione.
Resta comunque il gesto nobile di un cittadino di San Severo, consapevole sia delle difficoltà lavorative che della mancanza di aiuto quando se ne ha bisogno.
San Severo risponde con la generosità della sua terra e degli abitanti che conoscono il significato dei sacrifici e, soprattutto, il valore del saper “tendere una mano amica”.
