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FAR RISPETTARE LE RESTRIZIONI A SAN SEVERO TRA DOVERE…E CONFUSIONE!

L’Editoriale di DESIO CRISTALLI

Al liberale GIOVANNI GIOLITTI Presidente del Consiglio, nei primi anni del secolo scorso, fu chiesto se fosse facile o difficile governare gli italiani. La risposta lapidaria del grande statista fu: “Non è né facile, né difficile…È INUTILE!”. Oggi, purtroppo, è ancora così! Lo dimostra in maniera chiara il gravoso compito che le nostre Forze dell’Ordine devono espletare sulla scorta di DPCM governativi e ordinanze regionali e comunali. Non sfuggono a questo complicatissimo dovere i tutori dell’ordine che operano nel nostro territorio, tra l’incudine e il martello delle norme da far rispettare e l’impossibilità pratica per una ‘indisciplina congenita’ di buona parte del popolo nostrano. La difficoltà di tale improba impresa la si capisce dal dover stringere i freni applicando ogni forma di restrizione di questo maledetto periodo e l’impossibilità di essere feroci carcerieri, attesa la suprema regola del rispetto di certe libertà costituzionali personali e collettive. Parlando con qualche tutore dell’ordine in servizio in queste lande problematiche, ne abbiamo avuto conferma. A mezza bocca più d’uno riconosce che, molto spesso, nei loro compiti istituzionali quotidiani, non sanno se applicare meticolosamente i tanti e confusionari decreti e ordinanze o se muoversi con tutte le cautele possibili per non trasformare la Città in un mini-Stato di polizia, cosa contraria alla Costituzione di un Paese democratico. Nel dubbio, noi crediamo che debba prevalere sempre il buonsenso e che, quindi, sia meglio chiudere un occhio anziché applicare ottusamente regole sulla carta apparentemente facili ma sul piano pratico di complicata attuazione. Un esempio per capirci meglio: di fronte ad un (pur riprovevole!) assembramento di giovani bisogna applicare le restrizioni in modo spietato o – pensando al dolore delle famiglie – cercare di far ragionare gli sconsiderati del ‘branco’? Una situazione nella quale chiunque tentennerebbe, facendo prevalere, fin dove possibile, la ragionevole comprensione del buon padre di famiglia. Che poi però ci siano situazioni nelle quali bisogna SOLO agire rigorosamente non ci piove! Alle nostre Forze dell’Ordine, nel marasma creato tante volte da norme caotiche emanate del potere politico-amministrativo, il più solidale <<BUON LAVORO!>>. In medio stat virtus…IN PRATICA SI SEGUA SEMPRE IL PIÙ EQUILIBRATO SENSO DEL DOVERE. 

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