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Fattore A, il programma di Francesco Miglio per rilanciare l’agricoltura

Un’agricoltura di qualità, rispettosa della biodiversità, che crei prospettive economiche di sviluppo in un quadro di sana imprenditoria nel settore agro-alimentare. È questa la ricetta denominata “Fattore A” per

 

rilanciare l’agricoltura del candidato sindaco Francesco Miglio, che con la sua squadra, che annovera il vice presidente nazionale Acli Terra, Francesco Sderlenga, è al lavoro per rispondere alle esigenze del territorio e rilanciarlo economicamente.

“Il settore agricolo è, senza ombra di dubbio – spiega Francesco Miglio -, l’attività economica preponderante nel nostro territorio e sulla quale bisogna investire maggiormente per il bene dell’intera comunità sanseverese. Occorre, quindi, valorizzare il ruolo sociale dell’agricoltore, dell’imprenditore agricolo moderno e la formazione di figure professionali, potatori, innestatori e altre, che stanno diventando sempre più rare e che sono ricercatissime nel mercato del lavoro”.

In questo momento storico, secondo la coalizione Bene Comune, è necessario da un lato cogliere il momento favorevole delle produzioni locali e dall’altro garantire che il prodotto locale soddisfi tutti i requisiti di qualità, di sicurezza ambientale e di minimizzazione degli impatti ambientali. Per fare questo è necessario impostare serie politiche di filiera e creare una sinergia con altri attori istituzionali (ad esempio associazioni ambientali, gruppi di acquisto solidale, di categoria, ecc.) dove l’assessorato alle Politiche agricole ed ambientali deve diventare una struttura davvero operativa.

Nel programma del candidato sindaco Francesco Miglio una vera e propria ricetta per rilanciare il settore che prevede:

–          prodotti stagionali e filiera corta: è importante che il consumatore si adegui alle produzioni stagionali senza pretendere le “primizie” fuori stagione. Privilegiare la stagionalità, favorisce il consumo di prodotti del territorio riducendo i passaggi dal produttore al consumatore con un maggior introito per l’agricoltore e una minore spesa per il consumatore;

–          mettere a disposizione degli agricoltori, che intendono trasformare e/o vendere direttamente le loro produzioni, degli spazi (mercato coperto) o dei laboratori (centro storico) che possano essere da vetrina e contemporaneamente possano fare da punto vendita dei prodotti agricoli;

–          creare una rete di e-commerce per promuovere e valorizzare i prodotti locali sia in Italia che all’estero;

–          creare dei consorzi composti dai piccoli produttori agricoli che tuteli e valorizzi le loro produzioni in modo tale da avere un maggiore successo produttivo e potersi maggiormente imporre sul mercato per proporre i loro prodotti (l’unione fa la forza!);

–          trovare accordi con le mense: far si che siano gli agricoltori locali a fornire carne, vino, farina, olio, verdura, frutta di stagione, ai refettori cittadini (asili, ospedale, ecc.). Nei distributori automatici di snack, sostituire le caloriche merendine (tra i principali responsabili dell’obesità non solo infantile), con la frutta;

–          ripristinare i vari terreni incolti del Comune, mettendoli a disposizione di coltivatori che vogliono iniziare od incrementare un’attività agricola;

–          creare, su tali terreni, delle piccole zone su cui testare nuove colture (piante officinali, prodotti di nicchia, …) al fine di poter ampliare la biodiversità con la prospettiva di accrescere e/o diversificare il reddito agricolo;

–          sostenere la collaborazione tra proprietari terrieri che non utilizzano i loro terreni e gli agricoltori attivi per coltivare i fondi ed evitare, quindi, l’abbandono dei terreni;

–          istituzione di un tavolo tecnico agricolo, da convocarsi a calendario, dove siederanno amministratori, tecnici e agricoltori in modo che ognuno possa portare il proprio contributo;

–          istituzione di uno sportello per l’agricoltura con relativo numero verde, fatto da tecnici agricoli, con lo scopo di informare e divulgare tutte le tematiche inerenti l’agricoltura e le possibilità di finanziamento degli investimenti attraverso le programmazioni comunitarie e dove poter organizzare attività culturali, didattiche e dimostrative, legate ai prodotti alimentari ed alle tradizioni artigianali del nostro territorio;

–          favorire l’insediamento di giovani in agricoltura attraverso la velocizzazione e lo snellimento degli iter procedurali e autorizzativi;

–          ripristino delle strade rurali ormai da anni abbandonate e senza manutenzione per agevolare le popolazioni rurali che vivono in campagna e per un più agevole accesso alle aziende agricole facendole diventare più attraenti per il turismo rurale;

–          incentivare la vigilanza rurale anche con l’ausilio delle forze dell’ordine in modo tale da garantire  la sicurezza delle strutture, delle attrezzature e dei luoghi rurali; una campagna più sicura è anche più vivibile!;

–          organizzazione di fiere ed eventi, a cadenza bisettimanale o mensile con a turno un tema rivolto ad un particolare prodotto agricolo, volte a valorizzare e pubblicizzare i prodotti locali con la rievocazione di scene tipiche della vita contadina (trebbiatura del grano, pigiatura dell’uva,…);

–          istituzione di corsi di formazione al fine di formare delle figure specializzate in agricoltura, come potatori e innestatori, con affiancamento in campo dell’allievo con il professionista.

San Severo, 6 Marzo 2014

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