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Felice Carrabba: “LO STADIO RICCIARDELLI TRA RACCONTI E MISTIFICAZIONI”

Qualche giorno fa l’Amministrazione Comunale ha diramato un video con cui si raccontava che” sino ad oggi lo Stadio Ricciardelli è stato totalmente abbandonato!”.
Nel video, tuttavia, a queste parole pare non credere neanche l’Assessore che le ha pronunciate tanto che subito dopo è stato costretto ad ammettere che l’impianto sportivo era stato interessato nel recente passato da diversi lavori, tra cui il rifacimento della c.d. “Palazzina Nuova” ed il ripristino degli spogliatoi. Opere che erano state programmate con la Rigenerazione Urbana del 2013 ed i cui lavori sono stati, poi, eseguiti durante il primo mandato MIglio (2014-2019).
Il racconto è proseguito con l’elencazione di una serie di criticità ma mai è stato evidenziato come solo nel 2018, grazie all’opera di mediazione politica ed amministrativa dell’allora Amministrazione di centro sinistra, lo Stadio Ricciardelli è stato finalmente acquisito al patrimonio comunale, mentre per decenni è rimasto inspiegabilmente di proprietà regionale, rendendo impervie, ed a volte impossibili, le attività di manutenzione ordinaria e straordinaria. Ma ciò che ha lasciato tutti attoniti è stato quando il buon assessore ha fatto fugacemente riferimento alla titanica opera di riqualificazione del Campo Sportivo, riducendola ad un mero intervento sulla tribuna e facendo quasi intendere che tale attività sia stata avviata dall’attuale Amministrazione.
Ebbene, sul punto è doveroso ricordare che la precedente Amministrazione, dopo l’acquisizione del bene, ha affidato l’incarico ai tecnici per la progettazione delle opere necessarie alla riqualificazione dell’impianto, finalizzato a renderlo adeguato alla normativa vigente in materia sportiva e sulla sicurezza. Cosicché nel 2022 con delibera n° 218 del 28 novembre, la Giunta ha approvato il progetto definitivo che prevedeva l’efficientamento energetico dell’impianto sportivo, l’incremento dei posti in tribuna, la copertura della stessa, l’ampliamento del numero degli spogliatoi adeguando a tale scopo gli spazi del sotto-tribuna, nonché l’adeguamento dell’intera struttura alla vigente normativa. Il tutto finalizzato ad ottenere in via definitiva l’agibilità totale dell’impianto sportivo. Con la medesima
delibera, poi, si contraeva un mutuo pari ad un 1.000.000,00 di euro per la realizzazione delle opere.
Ebbene, a questo punto ci si chiede si può qualificare una simile attività come una volontà di abbandono di siffatto bene?
Può imputarsi ad ignavia amministrativa il fatto che il nostro Stadio sia tra i pochi impianti sportivi di Regione Puglia che è rappresentato da un complesso immobiliare sottoposto a vincolo storico-artistico e che, pertanto, ogni intervento riqualificativo deve essere approvato e validato dalla Sovrintendenza, con conseguente aggravio dei tempi amministrativi? La cosa che rincresce, tuttavia, è dover costatare l’insano e reiterato ricorso alle mistificazioni dei fatti come paradigma della comunicazione.
Sono certo, infatti, che se nelle comunicazioni future si facesse un maggiore esercizio di onestà, riconoscendo il lavoro che è stato consegnato dalla precedente Amministrazione e se, con altrettanta onestà, si raccontassero i passi in avanti che vengono eseguiti dall’attuale Amministrazione, forse consegneremmo alla Città una comunicazione più veritiera ed interessante.
Purtroppo, con sommo rammarico, sono costretto a constatare che siamo ben lontani da questo virtuoso esercizio di onestà!

Felice Carrabba Consigliere Comunale PD

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