Festa Patronale: Troppe strumentalizzazioni, l’amministrazione ha riscosso il consenso di tutti
In primo luogo dobbiamo fare una affermazione ovvia: la Festa del Soccorso è un patrimonio della città, per cui l’Amministrazione Comunale è impegnata per consentire la migliore riuscita dell’evento religioso, culturale, storico e folkloristico che rappresenta l’appuntamento di punta della nostra comunità.
Su questo tema e su altri argomenti che coinvolgono gli interessi più basilari della città abbiamo da sempre auspicato un confronto pacato e nel merito, senza strumentalizzazioni. Ci hanno, perciò, particolarmente colpito le polemiche di queste ultimi giorni che riguardano la volontà manifestata dall’Amministrazione Comunale di organizzare una parte della festa (e precisamente quella delle cosiddette “bancarelle” dei venditori ambulanti che provengono dalle più disparate nazioni e che commercializzano merce non “del territorio”) con lo spostamento da Via Minuziano e Via Tondi nella zona di Via Fortore (e precisamente in Via Mario Carli).
Il progetto prevede un appello per collocare in Via Tiberio Solis aziende locali, sia agricole che artigianali, ed enogastronomiche ed in Via Minuziano ed in Via Tondi di aziende dei territori limitrofi aventi medesima vocazione, per cui il centro sarà vivo e vitale come sempre. Per favorire ancor di più tali iniziative ed essere maggiormente attrattivi sono in pista incentivazioni per coinvolgere anche esercizi ed attività che gravitano attorno a queste aree comunali. In tale visione l’amministrazione sta cercando di programmare un premio per gli artisti di strada, prevedendo di attrarre madonnari, artisti specializzati nell’intrattenimento di bambini, musicisti ed artisti vari. Ricordiamo che, con un’altra precisa indicazione di questa Civica Amministrazione, lo scorso anno abbiamo collocato il luna park e tutti coloro che offrono cibo da strada con i loro variegati punti di vendita mobili nella zona di Via Fortore: anche in quella occasione abbiamo sopportato critiche disparate ed aprioristiche, basate sul dogma della immodificabilità della festa, ma la scelta si è rivelata vincente e la festa è stata un successo unanimemente riconosciuto, tanto che anche per l’edizione 2016 il luna park e tutti i venditori di cibo da strada, saranno collocati nella stessa area, a due passi dal centro e da Corso Garibaldi, tradizionale punto di riferimento delle nostre passeggiate specie in quei giorni di festa.
Una scelta, quella dell’amministrazione, che ha riscosso il consenso di tutti, perché la “location” di via Padre Matteo d’Agnone e di via Martiri di Cefalonia, è considerata anche logisticamente più facilmente raggiungibile rispetto a quella più decentrata di Viale Castellana (anche grazie alla vicinanza rispetto ai siti destinati ai fuochi pirotecnici). Nell’ambito delle varie riflessioni svolte sulla valorizzazione della festa si è spesso detto che – essendo un biglietto da visita rispetto al mondo intero – sarebbe stato opportuno coinvolgere il territorio, con le sue eccellenze e le sue ricchezze agricole, artigianali ed agroalimentari. In tale scia abbiamo deciso di decentrare gli ambulanti che non hanno una spiccata vocazione territoriale in una zona comunque limitrofa a quella dove vive la festa delle giostre e del cibo di strada, cioè via Mario Carli, anche allo scopo di consentire a operatori stranieri di avere spazi di ricovero adeguati e rispondere alle continue segnalazioni che da decenni sono state avanzate dai cittadini, costretti, per alcuni giorni a convivere con condizioni igenico sanitarie precarie. In quella zona sarà più facile intervenire con servizi e spazi idonei con la possibilità di utilizzare anche i locali della Caritas e di altri operatori del territorio con cui l’amministrazione sta strutturando una “RETE DELL’ACCOGLIENZA”. Ebbene, queste serie considerazioni, spingono una amministrazione attenta ai bisogni del cittadino ed al rispetto del decoro umano ed urbano, ad assumere decisioni che non possono che migliorare la vivibilità nei giorni di festa: non dimentichiamo, tra l’altro, le numerose possibilità di sosta degli automezzi offerta dalla zona di via Fortore. Come detto, inoltre, il centro storico resterà pienamente coinvolto dalla festa mediante stand più vicini al territorio, con la possibilità di mostrare a turisti ed operatori che arrivano da ogni dove le ricchezze e le bellezze del nostro comprensorio, al fine di proporre ai sanseveresi (compresi quelli che tornano nella nostra città per la festa) i prodotti che la Vergine del Soccorso protegge ed ama. Tutti, ma proprio tutti avranno il proprio spazio! L’offerta, pertanto, sarà aumentata e resa omogenea:
– passeggiate tra stand di primissima qualità nel centro storico, per un offerta commerciale senza precedenti nella storia dei festeggiamenti in onore di Maria Santissima del Soccorso;
– una vasta area dedicata al divertimento, ai cibi di strada, agli ambulanti etnici ed a quelli non strettamente legati alle produzioni territoriali;
– artisti di strada, madonnari e musicisti per le strade.
Insomma sarà premiante la possibilità di restare in pieno centro, ma anche quella di raggiungere a piedi la zona di Via Fortore, o ancora quella di raggiungerla con la propria autovettura, per l’evidente maggiore possibilità di trovare un parcheggio! Ogni critica costruttiva, rispetto a tale visione, è assolutamente ben accetta. Meno quelle strumentali che non portano da nessuna parte. Perché la Festa del Soccorso è un patrimonio di tutti. Grazie!
L’Amministrazione Comunale
San Severo, 23 aprile 2016