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Finalmente la Festa di Sant’Antonio Abate a San Severo è conosciuta in tutta la Puglia

Grazie al Camper club San Severo, la città può godere anche di ottima visibilità.
Nei giorni 20 e 21 gennaio presso San Severo, in provincia di Foggia, si sono tenuti i Solenni Festeggiamenti di Sant’Antonio Abate, per la prima volta in occasione della festa c’è stata la prima sagra delle orecchiette al ragù di salsiccia.
La particolarità di questa festa è la folcloristica e tradizionale accoglienza di decine di cavalieri a cavallo, carretti, bovini e animali di ogni genere che percorrono alcune strade della città.
Quest’anno la festa, grazie al “Camper club San Severo”, è stata resa più nota dal raduno dei camperisti provenienti da tutta la Puglia: trentasette camper e quasi cento persone, che hanno potuto godere della festa non solo grazie ai soci del Camper club, anche all’ ottima organizzazione dell’evento da parte della Pro Loco e delle suore Maria Ausiliatrice, dell’istituto Salesiani di San Severo; persone ospitali che non solo hanno fatto conoscere la festa e la sagra, ma hanno guidato i camperisti in giro per la città per mostrare la bellezza del posto. Dato l’interesse che il raduno dei camper ha suscitato nei sanseveresi, ho intervistato il presidente del “Camper club San Severo”, Domenico de Letteriis, sull’organizzazione di questo raduno.
Quando è nato il camper club San Severo e perché è nato?
Il Camper club è nato di recente nel 2017, dalla passione di amici camperisti con lo scopo di valorizzare la città, di cui porta il nome anche il club, e organizzare uscite insieme vivendo momenti felici: scampagnate, uscite fuori porta per vedere nuovi posti e godersi il proprio mezzo.
Come mai avete voluto fare questo raduno a San Severo invitando molti pugliesi?
Il senso è stato quello di iniziare a far consoce tutto ciò che c’è di buono, e di legale, a San Severo. Ultimamente siamo stati sotto i riflettori solo per notizie negative, San Severo ha anche tanti lati positivi. Il nostro scopo era quello di far venire camperisti da tutta la Puglia, sono venuti quasi quaranta mezzi da: Martina Franca, Taranto, Bari, Ruvo di Puglia, Statte (TA), San Giovanni Rotondo, Crispiano (TA).


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La maggior parte di questi camperisti non avevano mai visto San Severo, addirittura non si erano mai fermati per la nomina di città pericolosa. Grazie a questo evento si sono resi conto che non lo è. Visitando il centro storico, la nostra storia, pluricentenaria di San Severo, sono rimasti soddisfatti e sorpresi. Abbiamo chiese medievali, barocche, settecentesche… tanta cultura in quanto San Severo era la capitale del Tavoliere delle Puglie.
Avete intenzione di fare altri raduni di questo tipo a San Severo?
Il club ha aderito all’unione “Club Amici”, federazione a livello nazionale con più di cento club iscritti, ciò comporta una sorta di gemellaggio: quando un club appartenente a questa federazione, invita un altro club ciò è un gesto di amicizia e rispetto partecipando al raduno. Il successo del raduno è dovuto all’unione “Club Amici” e, soprattutto, alla curiosità di vedere questa città che fin’ora era considerata off-limits. Noi alla terza domenica di maggio vorremmo organizzare un raduno con molti più camper, i camperisti avranno modo di vedere quello che è la personalizzazione di San Severo concentrata nella Festa del Soccorso. I camperisti saranno ancora più sorpresi, perché in occasione della Festa di Sant’Antonio Abate, hanno visto la parte storica di San Severo- centro storico, visita al MAT (Museo dell’Alto Tavoliere) e visita a una cantina del ‘700- durante la Festa del Soccorso vedranno i fuochi e la Madonna che veneriamo. A tal proposito, invito il Comune di San Severo a prepararsi fornendo servizi per i camperisti che verranno in occasione della Festa del Soccorso, aiutandoci ad accogliere nel migliore dei modi gli amici camperisti che vorrebbero vedere la nostra peculiare festa patronale.
Bisogna tener presente che quando un camperista va a visitare una città è un camperista che spende, compra prodotti locali ed è economia che si crea all’interno di una città. Non a caso in questo raduno sono state quasi cento persone che hanno acquistato alle bancarelle. Il bello del camperista è anche mangiare nel camper come a casa tua, però quando vai fuori cerchi di comprare prodotti gastronomici della città che visiti.

Avete preparato un’ottima accoglienza e un’ottima organizzazione per i camperisti. I camperisti che vanno fuori dalla propria città si devono aspettare lo stesso trattamento dagli altri camper club delle città che visiteranno?
Ci si può trovare in situazioni imbarazzanti ovunque, però quando un club organizza mette in preventivo determinati fattori e fa di tutto per evitarli. Quando abbiamo partecipato noi ad altri raduni, non abbiamo mai avuto la sensazione di stare in una città invivibile. Dobbiamo ringraziare, per averci aiutato ad ospitare i camperisti, la Diocesi, il Vescovo Mons. Checchinato, Don Raffaele Verrilli della chiesa dell’Immacolata, Don Andrea Pupilla (responsabile Diocesano della Caritas e soprattutto le suore Salesiane (dell’oratorio “Don Bosco”).
Come si chiama il vostro sito e su quali social network si possono seguire gli aggiornamenti del Camper Club San Severo?
Il nostro sito è www.camperclubsansevero.it, per quanto riguarda i social siamo presenti su Facebook, Twitter e Instagram con il nome “Camper Club San Severo”.

A cura di Alessia De Carolis

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