FIRMATA LA CARTA ETICA: “San Severo scrive un capitolo importante della storia d’Italia”

Ad una settimana esatta dalla pubblica manifestazione “OMOFOBI DEL MIO STIVALE“, tenutasi a San Severo nello scorso Venerdì 13 Settembre, è stata firmata, tra i Comuni di SAN SEVERO, RICADI (VV), NAPOLI, TORREMAGGIORE, SAN PAOLO DI CIVITATE, CHIEUTI e STORNARELLA, una CARTA ETICA CONTRO ogni forma di DISCRIMINAZIONE su BASE SESSUALE.
Venerdì 20 settembre è stato un giorno considerevole per contrastare ogni comportamento di intolleranza, razzismo e omotransfobia.
Diverse sono state le testimonianze che a San Severo hanno contribuito alla LOTTA CONTRO L’OMOFOBIA, come quelle avvenute nella manifestazione di Venerdì 13 Settembre, che ha visto coinvolte personalità di spicco, oltre che cittadini.
Si è trattato di un evento svolto con compostezza, dando un chiaro esempio di come possano convivere opinioni differenti, se esternate con il MASSIMO RISPETTO.
Alcuni ospiti importanti si sono succeduti in Piazza Allegato, con le loro testimonianze, come Vladimir LUXURIA, attivista del movimento LGBT che, con il suo discorso ha dimostrato quanto coraggio occorra per l’accettazione altrui della propria individualità. In quella stessa data venne anticipata la divulgazione dei cinque punti fondamentali di una CARTA ETICA, redatta per una maggiore sensibilizzazione e che “costituisce un impegno per rispettare le identità di genere“, così come puntualizzato da Massimiliano ARCANGELI, dell’Associazione “Omofobi del mio Stivale“.
E Venerdì 20 Settembre, in collegamento video, alle ore 12,30, presso Palazzo Celestini, è stata apposta una FIRMA VIRTUALE, alla presenza dei rispettivi Sindaci di SAN SEVERO, TORREMAGGIORE (il Consigliere delegato), SAN PAOLO DI CIVITATE, CHIEUTI, STORNARELLA, (assente solo Serracapriola) e via Skipe con il Comune di NAPOLI, in collegamento con SANNINO, vicepresidente del comitatoArcigayAntinoo, che era in rappresentanza di DE MAGISTRIS e con il Sindaco di RICARICA (VV), l’avv. Giulia RUSSO.
Il tutto è avvenuto inoltre alla presenza del Presidente dell’Associazione “La Parola che non muore”, Gennaro CASALINO, che è uno dei due ragazzi omosessuali discriminati a Ricadi ed alla presenza della Giunta Comunale di San Severo, tramite gli Assessori IACOVINO, CARRABBA, STOCOLA e MARCHESE.
La proposta è partita dall’Assessore Comunale Felice CARRABBA e la CARTA è stata siglata dopo tre giornate di mobilitazione (12-14 settembre) a Sorrento e a SanSevero, organizzate per dire NO alla discriminazione contro le persone LGBT e che hanno visto la partecipazione di Alessandro Cecchi PAONE, Monica CIRINNÀ, Vladimir LUXURIA e di tutti coloro che hanno voluto aderire, sia dall’Italia che dall’estero.
UNA CERIMONIA PUBBLICA dunque per confermare un documento, come la CARTA ETICA, sottoscritta anche da Nichi VENDOLA, dalla città metropolitana di Napoli e da altri Comuni.
Il Sindaco Miglio, nel corso della cerimonia, ha ricevuto da ARCANGELI e da SANNINO, una copia in pergamena di tale manifesto, sottoscritto dal Comune di San Severo. È stata in aggiunta annunciata la nascita di un OSSERVATORIO NAZIONALE di MONITORAGGIO sulla diffusione dell’odio verbale omotransfobico, accompagnato dalla pubblicazione di un rapporto annuale da parte dell’editore ARACNE.
“Il 20 settembre 2019 San Severo scrive un capitolo importante della storia d’Italia sul tema delle discriminazioni razziali e sessuali e lo fa varcando la porta principale come capofila e promotore, e non come seguito. San Severo città d’Europa è anche questo: accoglienza, uguaglianza e lotta incontrastata alle discriminazioni di qualsiasi genere o matrice e sono immensamente fiero ed orgoglioso, da sanseverese, di aver contribuito a scrivere questa pagina della storia di una nazione intera“, ha dichiarato l’AssessoreFeliceCARRABBA.
Elisabetta Ciavarella