SEQUESTRO DI BENI A UN NOTO PLURIPREGIUDICATO FOGGIANO: NEL SUO CURRICULUM CRIMINALE PROSTITUZIONE E TRAFFICO ILLECITO DI RIFIUTI.
SEQUESTRO DI BENI, AI SENSI DEL CODICE ANTIMAFIA, PER SVARIATI MILIONI DI EURO A UN NOTO PLURIPREGIUDICATO FOGGIANO: NEL SUO CURRICULUM CRIMINALE PROSTITUZIONE E TRAFFICO ILLECITO DI RIFIUTI.
La Polizia di Stato di Foggia ed il G.I.C.O. di Bari, nella prima mattinata di oggi, hanno sequestrato beni per quasi quattro milioni di euro a carico di un pluripregiudicato foggiano applicando i poteri previsti dalla normativa antimafia: tra essi, 16 immobili, tra cui diverse nude proprietà, e diversi conti correnti.
Il sequestro è stato disposto dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Bari, su richiesta formulata ai sensi dell’art. 17 del D.Lgs. 6 settembre 2011 (c.d. Codice Antimafia) dal Questore di Foggia.
Nella mattinata odierna, nel corso di specifica operazione di polizia, gli agenti della Polizia di Stato della Questura di Foggia e del Reparto Prevenzione Crimine di San Severo e i Finanzieri del G.I.C.O. di Bari hanno dato esecuzione al decreto di sequestro anticipato d’urgenza emesso ai sensi del vigente codice antimafia a carico di M.C. sessantottenne foggiano.
Il provvedimento in questione è stato adottato all’esito di complesse indagini patrimoniali svolte dagli agenti della Polizia di Stato appartenenti alla Divisione Polizia Anticrimine – Ufficio Misure di Prevenzione della Questura di Foggia e dai Militari del G.I.C.O. di Bari, che hanno scandagliato la posizione patrimoniale del pluripregiudicato già in passato destinatario della misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S., con precedenti penali e di polizia per reati contro il patrimonio, in materia di stupefacenti, di armi, sfruttamento della prostituzione, traffico illecito di rifiuti ed altro. Soggetto di elevato profilo criminale, il proposto è stato più volte coinvolto in indagini nelle quali figuravano anche elementi di spicco dei clan mafiosi appartenenti alla c.d. “Società Foggiana”
Le indagini patrimoniali, estese ai familiari conviventi nell’ultimo quinquennio, hanno evidenziato la disponibilità diretta e indiretta di beni di valore sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, tanto da far ragionevolmente ritenere che siano frutto di attività illecite o ne costituiscano il reimpiego. Nello specifico, i beni mobili e immobili intestati ai proposti ed ai familiari conviventi, alla luce delle risultanze complessive dell’analisi delle movimentazioni economico finanziarie in entrata (fonti) e del raffronto con le uscite (impieghi), non hanno trovato giustificazione nei modesti redditi prodotti, a malapena sufficienti per le primarie esigenze di sostentamento dell’intero nucleo familiare.
Il Tribunale di Bari, quindi, accogliendo in pieno la richiesta formulata dal Questore di Foggia, ha ordinato il sequestro di 11 terreni e 3 immobili, tra cui diverse nude proprietà, quote sociali e conti correnti bancari per un valore di quasi 4.000.000 euro.
I risultati ottenuti confermano il continuo coinvolgimento della Polizia di Stato di questa provincia, in perfetta sinergia con l’Autorità Giudiziaria, Prefettura ed altre Forze di Polizia, nella lotta alla criminalità organizzata e nel contrasto delle attività imprenditoriali, attraverso le quali le organizzazioni criminali reimpiegano i capitali illecitamente accumulati e si mimetizzano nell’economia legale. In questo ambito, la strategia della Questura di Foggia, con la collaborazione delle Fiamme Gialle, è fondata sulla sistematica
aggressione dei sodalizi sul versante patrimoniale, attraverso attività investigative finalizzate al sequestro ed alla confisca dei proventi e dei beni ottenuti dalle attività delittuose.
L’applicazione delle misure di prevenzione personali e patrimoniali in atto in questa provincia, unitamente ai provvedimenti emessi dalle amministrazioni comunali coinvolte, su input della locale Prefettura a seguito di precise interdittive antimafia emesse dal Prefetto di Foggia, è strettamente legata al progetto di applicazione delle misure di prevenzione e patrimoniali che si sta portando avanti su quelle specifiche aree territoriali allo scopo di privare i delinquenti di ciò che illeitamente hanno acquisito, valorizzando e completando le attività operative sia di presidio del territorio che di polizia giudiziaria e di indagine.
Ad oggi, detto progetto ha portato al conseguimento da parte della Polizia di Stato di Foggia dei seguenti complessivi risultati nell’ultimo anno: nr. 7 sequestri/confische patrimoniali, per un valore di euro 6.500.000 circa, nr. 4 richieste di misure di prevenzione patrimoniali con sequestro, per un valore di oltre 2.500.000 euro, depositate da tempo in tribunale ed in via di definizione, nr. 3 indagini patrimoniali richieste dal questore alla guardia di finanza, per un valore di oltre 2.000.000 di beni complessivi, nr. 2 accertamenti in corso per applicazione della misura di prevenzione prevista dall’art.34 codice antimafia[1].
Foggia, 4 febbraio 2019
[1]Misura introdotta dal nuovo codice antimafia, per la prima volta applicata in questo territorio