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FOGGIA – A PALAZZO DOGANA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO “NESSUNO TOCCHI EVA” E SERATA EVENTO CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

La Consigliera di Parità della Provincia di Foggia, Antonietta Colasanto, presenterà il 29 novembre nella Sala del Tribunale della Dogana,  con inizio alle ore 17,30, il progetto “Nessuno tocchi Eva”.

A seguire una serata evento: “Erodiade la violenza dell’amore che vuole”, opera di Giovanni Testori, con la musica e la drammaturgia di Giovanni Tamborrino.

La Consigliera di Parità,

 

ha programmato una serie di incontri con gli studenti del capoluogo e della provincia, per esaminare il fenomeno della violenza di genere, in particolare quella esercitata sulla donna nelle sue diverse forme, sia psicologiche che fisiche, fino agli eventi più tragici quali il femminicidio. Per coinvolgere le nuove generazioni sul tema del femminicidio e focalizzare l’attenzione su questo dramma sociale, è in programma un concorso aperto agli studenti a chiusura del progetto “Nessuno tocchi Eva”, che prevede la realizzazione di un video.

“L’intento dell’intero progetto  – commenta l’avvocato Colasanto – è quello di far affiorare una consapevolezza collettiva dell’anomalia della discriminazione della donna rispetto alla naturale vocazione sociale dell’individuo e alla funzione solidale dei rapporti di genere.

La condivisione delle esperienze di gruppo proposta in questa occasione, offre un interessante input per debellare ogni forma di sopraffazione, la cui repressione non può limitarsi all’applicazione delle sanzioni nei confronti dei singoli responsabili, ma deve muovere dalla convinzione che la situazione biologica della diversità è solo il presupposto dell’evoluzione dell’umanità verso la meta della parità. Nel percorso, ho coinvolto il Commissario Straordinario della Provincia, Fabio Costantini per dare rilevante attenzione istituzionale ad un progetto che affronta tematiche così complesse in tutte le loro sfaccettature. Alla base c’è la necessità di un cambio di rotta che coinvolga il mondo dell’istruzione per abbattere stereotipi ormai radicati di discriminazione di genere”.

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