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Foggia, esclusi dal Red con ISEE vicino allo zero. La denuncia del Caf Ugl: “su anomalie sia fatta immediata chiarezza”

Natale amaro per alcuni candidati al Reddito di Dignità residenti nella provincia di Foggia quando, mercoledì scorso, si sono visti recapitare un sms di esclusione dalla misura contro la povertà promossa dal Governo pugliese, nonostante un’attestazione ISEE compresa tra lo zero e i 1.500 euro. Con un sms e una mail, infatti, la Regione Puglia ha informato i primi 9.500 cittadini pugliesi di essere stati ammessi ai benefici previsti da questo strumento di inclusione sociale. Delle complessive 26.274 domande, vagliate al momento da INPS e dai Comuni, 4.310 sono state presentate per la Provincia di Foggia, preceduta da: Bari (28,1%); Lecce (18,2%); Taranto (16,8%); e seguita da: Barletta-Andria-Trani (10,8%); e Brindisi (9,7%). Stando a quanto riferito dal Governatore Michele Emiliano a mezzo stampa, il Reddito di dignità a regime, mira a raggiungere 20 mila nuclei famigliari all’anno. Le anomalie segnalate, invece, attraverso una nota da personale del CAF Ugl per le sue sedi dislocate in Capitanata, si riferiscono alla “non ammissibilità” di domande presentate, tra l’estate e l’autunno di quest’anno, attraverso la procedura telematica accessibile dalla piattaforma www.sistema.puglia.it/red. Tra le principali motivazioni di esclusione emerse dalla verifica formale dell’istruttoria, verrebbe a mancare il requisito minimo di accesso dell’ISEE non superiore ai 3000 euro. “Ma le autocertificazioni dell’utenza attestano tutt’altro”. Puntualizzano alcuni dipendenti del Caf Ugl, che spiegano come “non si tratti di casi isolati. Siamo a conoscenza di situazioni simili segnalate da altre Centri di assistenza. Così, ci siamo subito attivati attraverso i RUP degli Uffici di Piano territoriali, messi di fronte alle evidenti discrepanze tra i valori che certificavano condizioni familiari di estremo di disagio socio-economico, e quelli invece riconosciuti dalla ‘Struttura tecnica per la gestione del Reddito di dignità’. Chiediamo, dunque, sia fatta immediata chiarezza sul problema, per escludere l’eventualità che si ripresenti”. “Siamo convinti – aggiunge il Segretario provinciale dell’Ugl Foggia, Gabriele Taranto – che il buon esito nell’applicazione di una ‘misura ponte’ come il Red, dipenda proprio da ruolo di ‘segretariato sociale svolto da Caf e Patronati, fondamentale – spiega Taranto – per intercettare il bisogno e canalizzarlo nella giusta direzione di sostegno. Ma anche fungendo da filtro dell’utenza interessata – conclude – e da sentinella come nei casi di anomalie, oggi segnalate”.

Segreteria provinciale Ugl Foggia

Foggia, 23 dicembre 2016

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