FOGGIA, GARGANO E ROMA TRA REALTA’ E FANTASIE POLITICHE
di Gino Carnevale
Dal 2007 ad oggi la fotografia dello stato di salute dell’occupazione in Provincia di Foggia ha registrato circa 40.000 posti di lavoro.
Si cresce nell’industriale e nell’alimentare con un buon incremento anche se un buon 1,7% di aziende hanno cessato le partite iva. Una crisi economica che non si registrava dal dopoguerra.
Il mercato del lavoro della Provincia di Foggia si è deteriorato con una diminuzione della popolazione attiva. La disoccupazione giovanile supera il 60%.
Si continua a parlare di una futura ripresa in un futuro prossimo per i futuri anni! Intanto i giovani perdono speranze e perdono fiducia giorno dopo giorno.
Un governo nazionale assente, bugiardo e non attento alle esigenze delle famiglie e dei giovani che vogliono intraprendere un nuovo lavoro per poter mettere su famiglia e procreare le future generazioni. Un controsenso nazionale, regionale e provinciale se andiamo ad analizzare ciò che sta accadendo da mesi a causa dei flussi migratori.
Enorme sperpero di denaro per assistenza agli stranieri e zero investimenti sui giovani e sul lavoro per i cittadini italiani. La provincia di Foggia purtroppo registra un incremento della disoccupazione in modo esponenziale costringendo intere famiglie ad emigrare molto spesso in paesi del nord o addirittura fuori dai confini nazionali.
Un fallimento della politica del lavoro che parte da Roma e si radica dei paesi di provincia come nel nostro territorio che vede un incremento positivo solo nel settore del turismo con picchi di manodopera solo nel periodo estivo o nei periodi più vantaggiosi per poi affievolirsi nella bassa stagione.
Negativo anche il dato proveniente dall’agricoltura e da altri settori che registrano un calo spaventoso nei paesini di provincia.
Allora a cosa serve la politica che si è messa in atto per affrontare l’emergenza migranti in Italia? Business o assistenza? Business o annullamento della dignità di un lavoratore, di un padre o di una madre che devono crescere la propria prole.
I cittadini italiani, i cittadini della provincia di Foggia, i cittadini del Gargano guardano indifferenti ad un insabbiamento delle possibilità lavorative che questa politica sta attuando dimenticando ciò che noi siamo e i nostri diritti per un lavoro, per un rispetto del lavoro e del lavoratore stesso. Garantire l’indispensabile e non affamare una famiglia come si sta facendo.
La politica sta giocando sulla pelle del cittadino che non da le vere attenzioni al problema che ci sovrasta. Il cittadino è impegnato a raccattare lavoro, anche il più umile per portare poche decine di euro e assicurare un po di latte e un po di pane per i figli e poi magari la bolletta dell’enel oggi gravata dall’ennesimo furto dello Stato viene non pagata perché si pensa prima ai figli e poi a tutto il resto. Lo stesso dicasi per l’assistenza sanitaria e ciò che il cittadino foggiano è costretto a subire. Purtroppo i nostri politici sono abituati a camminare in macchina e non tra i vicoli o le strade della provincia. Altro che Bagdad o paesi del terzo mondo! La povertà è qui in provincia, sul Gargano, nelle nostre terre illuminate dal magnifico sole Pugliese e bagnate dal pulitissimo mare che schiaffeggia le nostre coste come la politica schiaffeggia la nostra dignità di cittadini passati di serie C perché le attenzioni vanno su tutt’altro.
Progetti di lavoro programmati e lanciati sul mercato che hanno solo offeso i giovani e denigrato gli ultra quarantenni!! Ma un po di vergogna mai! Chi progetta questi lavori non mette in cantiere che ci vuole una continuità e non una precarietà! Al governo centrale interessano i numeri che si fanno quando si lanciano campagne si lavoro annunciando milioni di posti di lavoro senza tener conto che i cittadini attenti conoscono la matematica e la ragioneria a differenza di chi siede in una scrivania “pubblica” abituato a modificare le cifre solo per far apparire positivo ciò che il “padrone” dice! Una situazione che non è più sostenibile da tempo e che vede purtroppo persone deboli che molto spesso scelgono l’estrema soluzione con il suicidio uscendo dal panorama della disoccupazione e segnando così la vita dei propri cari.
La politica attuale non è attenta ai suoi cittadini, dico i suoi cittadini italiani, quelli della Patria che in tempi ben ricordati dai libri di storia ha dato ricchezza agli italiani. Ha dato assistenza al lavoro, alla salute, all’istruzione formando veri uomini con un servizio militare e con delle regole impresse nella mente. Oggi si è voluto sciogliere tutto ciò che un ventennio ha creato per il popolo italiano, per i suoi ragazzi e per i suoi anziani. Case popolari abbandonate o cedute agli extracomunitari; una sanità che mira a ridimensionare ogni forma di assistenza seria e puntuale ai cittadini italiani; una scuola spezzettata e frantumata dalle sempre più continue modifiche marziane; una politica del lavoro che non da risposte ai cittadini da diversi anni!
La provincia di Foggia e i cittadini del Gargano ne escono sconfitti grazie all’assenza della politica che è presente solo per le passerelle elettorali e assente poi quando si devono mantenere le promesse fatte. Nessuna iniziativa per i tanti comuni garganici e della stessa Capitanata. Nessun interesse a sviluppare nuovi progetti occupazionali seri e duraturi. Si vuole tenere la persona appesa all’amo. Un fallimento totale dei vari sindacati diventati complici della politica dell’abbandono insieme ad altri organi istituzionali che non sono altro che enormi contenitori di manovalanza di scambio grazie alla politica dei favoritismi. Spartizioni di potere nei palazzi delle centinaia di scrivanie occupate a spillare denaro pubblico insieme ai tanti privilegi della politica italiana che di interesse ha solo l’assicurarsi il compenso che purtroppo i bravi componenti della costituente e della Costituzione Italiana hanno permesso a favore dei tanti fannulloni. Impensabile sapere che dirigenti pubblici possano arrivare a prendere migliaia di euro per ogni ora di “lavoro”!! Impensabile sapere che a Roma come pure nei consigli regionali e provinciali si debbano prendere migliaia e migliaia di euro per poi decidere la nostra esistenza in maniera negativa! Impensabile vivere con un sistema di governo che ha abbandonato i cittadini italiani per dedicarsi al grande business dei falsi emigranti! Impensabile sapere che tutto ciò che viene deliberato a Roma è illegittimo e che noi cittadini siamo vittime di una dittatura politica-bancaria studiata per renderci definitivamente schiavi incapaci di reagire.