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FOGGIA, MAGLIA NERA DEL MEZZOGIORNO D’ITALIA

Ultima posizione nella classifica del “Sole 24 Ore”
Foggia, ancora una volta, è ultima nella classifica del Sole 24 Ore. Ormai si può dire che rappresenta la “maglia nera” del Sud e quindi occupa l’ultima posizione in classifica per la Per la terza volta dal 1990, ovvero da quando il Sole 24 Ore ha iniziato a produrre annualmente la classifica sulla qualità della vita. Un record negativo che la provincia di Foggia non ha mai conosciuto. Questo dato viene fuori a poche settimane dall’insediamento del nuovo Sindaco del capoluogo dauno, Maria Aida Episcopo, sulla cui persona ora sono riposte le speranze di una netta inversione di tendenza. Insomma sulla base di 90 indicatori la Capitanata rappresenta la peggiore provincia d’ Italia. Tra gli indicatori che sono stati presi in esame dal quotidiano economico figura la sezione “Affari e lavoro” in cui spiccano i dati relativi, sempre in senso nettamente negativo alle startup innovative, alle imprese straniere, mentre decisamente preoccupante è il dato riguardante i Neet, ovvero i giovani che non lavorano né studiano, che vede la Capitanata al terzultimo posto con una percentuale del 18,5%. Per il settore “Giustizia e sicurezza”, anche qui abbiamo dati tutt’altro che confortanti. Foggia è ventesima per numero di delitti denunciati ogni 100mila abitanti (88esima indice di criminalità), con una media di 3307,4 denunce ogni 100mila abitanti. Foggia è seconda solo alla Bat per numero di furti di autovetture, è nona per numero di estorsioni ed è anche la peggiore provincia per Riciclaggio e impiego di denaro. Infine, è l’ottava provincia italiana per i furti con strappo (13 denunce ogni 100mila abitanti). Soltanto tre gli indicatori nei quali il ranking non è tra i peggiori, ovvero per gli indicatori di sicurezza relativi ai furti con destrezza (27° posto), furti in abitazione (20° posto) e delitti informatici (31° posto). Per il settore “Ambiente e servizi”, la provincia di Foggia è 104esima per l’illuminazione pubblica sostenibile ed è all’ultimo posto nella graduatoria dei Comuni aperti (che ingloba 17 indicatori tra cui social media, open data, portali cartografici aperti, app municipali ecc.). Anche sull’accessibilità delle scuole il risultato è deprimente (96esimo posto), così come quello dell’ecosistema urbano (95esimo posto). Da evidenziare anche i tre indicatori di qualità della vita delle donne, dei bambini e dei giovani, per i quali la Capitanata raggiunge rispettivamente la 99esima, la 90esima e la 93esima posizione. Risultati sconfortanti anche per la sezione “Cultura e tempo libero” dove Foggia è 99esima per media di spettatori ogni mille spettacoli; basso è anche il patrimonio museale, con una media di 1,9 ogni 100 km. Modestissimi i risultati per quanto riguarda gli indici di lettura e di sportività (99esimo posto per entrambi gli indicatori). Il 98esimo posto nella classifica della Partecipazione elettorale (ovvero la percentuale di persone che vanno a votare rispetto al totale) è solo l’ennesima conferma relativa al sempre più crescente astensionismo. Da sottolineare, in positivo, solo il sedicesimo posto per l’indice di copertura a 100 Mbps (banda larga) e la venticinquesima piazza per l’indice del clima. Nella sezione “demografia e società” anche i dati relativi alla speranza di vita non sono incoraggianti: non mancano i risultati negativi, come quello relativo al saldo migratorio (ovvero la differenza tra iscritti e cancellati all’anagrafe ogni mille residenti) e laquintultima posizione per quel che concerne la percentuale di laureati su persone di 25-39 anni,

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