FOGGIA – POLIZIA DI STATO ARRESTA DUE GIOVANI PER TENTATA RAPINA

Verso le ore 00.15 odierne, Agenti della polizia di Stato della Sezione Volanti della Questura di Foggia, in servizio di controllo del territorio nella zona del centro storico di Foggia, giunta in via Arpi, veniva allertata da alcune persone ed avventori della pizzeria “Brigida” le quali riferivano che, poco prima, due uomini travisati da passamontagna ed armate di coltello avevano cercato di rapinare delle persone che stazionavano nei pressi per poi allontanarsi verso Via della Repubblica attraversando i Tre Archi.
Gli operatori della Volante si mettevano immediatamente alla ricerca degli autori del reato mentre la Sala Operativa della Questura faceva convergere sul posto un altro equipaggio ed al contempo forniva agli operatori altre informazioni, in particolare che la parte offesa stava seguendo le due persone da Via della Repubblica verso la vicina Via Zara. Entrambi gli equipaggi, coordinandosi tra di loro, giungevano prontamente sul posto da direzioni diverse, riuscendo ad individuare ed a bloccare entrambi i soggetti in via Zara.
Le due persone, indicate dalle vittime come gli autori della tentata rapina ai loro danni, venivano identificate per ZUZZARO Vincenzo nato a Foggia il 23.08.1992 e TADILI Mustafà nato il 25.09.1995 a Casablanca (Marocco).
A carico dei due veniva operata perquisizione personale in flagranza di reato con esito positivo. Infatti addosso al TADILI Mustafà, veniva rinvenuto un coltello a serramanico, una manica di maglia di colore nero sulla quale erano stati praticati due fori a mò di passamontagna e indossata come scalda collo al momento della perquisizione e un guanto in lana di colore nero custodito all’interno della tasca del giubbotto mentre addosso al ZUZZARO Vincenzo, venivano rinvenute un paio di grosse forbici e una tenaglia, il tutto sottoposto a sequestro probatorio.
La vittima del tentativo di rapina, F.C. del 1981, il marito ed un’altra coppia di amici riferivano che le persone fermate dalle Volanti erano le stesse che poco prima si erano rese responsabili della tentata rapina ai danni di F.C. In particolare veniva riferito che ieri sera 12 febbraio 2016 la F. C., insieme al marito e ad una coppia di amici, erano andati a mangiare una pizza. Usciti intorno alle ore 23.50, si erano intrattenuti a parlare davanti al Conservatorio Musicale quando avevano notato due ragazzi passare vicino a loro guardandoli insistentemente.
Dopo pochi minuti, mentre i quattro amici stavano ancora parlando, notavano avvicinarsi verso di loro uno dei due ragazzi che erano passati poco prima, col berretto in testa e con lo scalda collo alzato a coprire il volto, il quale si avvicinava a pochi centimetri di distanza dalla F.C. tenendo stretto un coltello in una mano in modo ben visibile mentre con l’altra cercava di prendere la borsa della F.C. non riuscendovi per la resistenza della vittima ed il pronto intervento del coniuge che spingeva il rapinatore.
Nonostante lo spavento, la donna, il marito e gli altri due amici si dirigevano velocemente verso via della Repubblica, cercando una zona più affollata in cerca di aiuto mentre l’autore dell’atto delittuoso, brandendo sempre tra le mani il coltello, seguiva il gruppo desistendo dal suo proposito criminoso soltanto quando i quattro avevano oltrepassato i “Tre Archi”. Sia la vittima che i testimoni dell’accaduto riferivano, altresì, che entrambi i soggetti, mentre si allontanavano percorrendo via della Repubblica, avevano cercato anche di asportare un telefonino cellulare ad un ragazzo, non riuscendovi perché quest’ultimo riusciva resistere.
Entrambi i fermati annoverano a loro carico numerosi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio e la persona.
In considerazione delle fonti di prova raccolte, delle dichiarazioni della vittima del reato, dall’esame delle persone informate sui fatti, del coltello ed altri oggetti atti ad offendere portati senza un giustificato motivo e dell’altro materiale sequestrato, i due soggetti sono stati dichiarati in stato di arresto per tentata rapina in concorso e, dopo le formalità di rito, messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria che ne disponeva la conduzione presso le rispettive abitazioni in stato di arresto.
La dinamica del fatto reato e la descrizione del soggetto straniero che materialmente ha posto in essere l’azione delittuosa nonché il modus agendi lasciano ragionevolmente ritenere che lo stesso sia stato autore di altri simili atti delittuosi posti in essere nei giorni scorsi nella stessa zona. Le fonti di prova raccolte e le altre informazioni in possesso degli agenti operanti saranno valutati per i doverosi riscontri investigativi.
