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FOGGIA: VINCERE LA PAURA E TORNARE A VIVERE. IN CASERMA UNA STANZA RISERVATA ALL’ASCOLTO PROTETTO DELLE VITTIME DI VIOLENZA.

Mentre nell’omonimo romanzo di Virginia Woolf era sinonimo di un luogo dove una donna poteva rifugiarsi per poter scrivere  o dare libero sfogo alla sua arte, nella società moderna, attanagliata da una piaga sociale mondiale come la violenza di genere, assume il significato di un luogo protetto, un guscio confortevole lontano da tutto, e dove le vittime possono trovarsi a proprio agio a raccontare le loro drammatiche storie, fatte di abusi e soprusi, a chi le può aiutare davvero.

Da oggi questo luogo è diventato realtà anche a Foggia, grazie all’associazione Soroptimist International Club e alla sua collaborazione con l’Arma. Nel pomeriggio di oggi è infatti stata inaugurata presso la Stazione Carabinieri di “Foggia – S. Lorenzo”, al servizio del Comando Provinciale dei Carabinieri del capoluogo, “Una stanza tutta per sé”, ovvero una stanza per l’ascolto protetto delle vittime di ogni tipo di violenza e abuso che decidono con coraggio di denunciare.

Quella del capoluogo dauno si aggiunge alle decine già presenti in ogni parte d’Italia, nate una dietro l’altra dopo la stanza “zero”, creata nella caserma dei Carabinieri di Torino, da cui è partita un anno fa l’avventura di questo ambizioso progetto, diventato in breve una vera e propria mission dell’associazione.

L’auspicio, infatti, è quello di dare alle donne vittime di violenza un segnale forte che possa contribuire a dar loro coraggio spingendole a denunciare quanto gli accade. Le violenze e gli atti persecutori, anche ripetuti nel tempo, fanno piombare chi è costretto a subirli in un perenne stato di panico e timore di ulteriori ripercussioni che, abbinati ad un senso di vergogna dettata dalla paura di essere “messi alla gogna”, inibisce le vittime a parlarne, persino a cercare aiuto per uscire da un incubo ad occhi aperti.

A dimostrarlo sono le statistiche, che parlano di un fenomeno tristemente più diffuso e comune, che però resta nascosto, sommerso da una coltre di reticenza e terrore. L’iniziativa di Soroptimist nasce proprio da questo: spazzare via queste barriere garantendo alla vittima di abusi e violenze, che come tale è emotivamente e psicologicamente turbata, di trovare “una stanza tutta per sé” dove poter liberarsi di un fardello troppo pesante da portare avanti da sola, dandosi la possibilità di ritornare a vivere chiedendo aiuto.

La stanza protetta sarà altresì utile ai Carabinieri che, grazie anche all’utilizzo di tecnologie avanzante, possono fare al meglio il proprio lavoro dedicandosi all’ascolto della donna rispettando la sua situazione di debolezza e paura. Proprio perché la violenza di genere, soprattutto negli ultimi anni, è diventato un fenomeno sociale quanto mai diffuso, i militari sono stati formati ed istruiti in materia grazie alla frequentazione di corsi di formazione e seminari appositi, che li rendono qualificati per trattare casi così delicati e degni di speciale attenzione. Tale specifica professionalità, propria anche ai Carabinieri di Foggia, infatti, si è già purtroppo resa preziosa nelle numerosissime occasioni che, dal 1° gennaio dello scorso anno, hanno visto i militari dell’Arma foggiana dover intervenire in 55 casi di atti persecutori, o “stalking”, 7 di violenza sessuale, 74 di maltrattamenti in famiglia, 33 di minacce, percosse e lesioni, e, addirittura, in un tentato omicidio, portando all’arresto di 80 persone e alla denuncia di altre 139. Da oggi tale impegno, già così frequentemente profuso, potrà avvantaggiarsi di un ambiente più adeguato alla delicatezza del caso, a tutto vantaggio della serenità di chi ha già troppo sofferto.

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