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CHIEUTI: FRANCO AMOROSO, UN DILETTANTE CANTANTE

Chieuti: da parecchio tempo volevo rendere omaggio a una persona, un amico inseparabile di tante serate trascorse all’insegna della musica nostrana e non. Sto parlando di Franco Amoroso. Ci sono persone le quali, parlando con loro, ti fanno correre in fretta sul filo dei tuoi ricordi. Una di queste recentemente è stata per me Franco, grandissimo amico, bracciante agricolo di professione ma conosciuto come uno dei migliori cantanti dell’alto tavoliere. Ci siamo incontrati e stando un po’ insieme abbiamo ripercorso tutto il nostro passato. Franco è un dilettante cantante con tante doti canore e con un sorriso che faceva incantare tutti mentre si esibiva. Lui canta col cuore. Per questo era ammirato da tantissime persone che lo chiamavano per serate da ricordare come battesimi, matrimoni, serenate agli sposi e tanto altro ancora.

Con la sua voce meritava molto di più. Un vero peccato. Un rimpianto non aver provato a recarsi al nord dove avrebbe avuto sicuramente un riscontro positivo alla sua innata passione.

Perché si tratta di una vera e propria passione. Appena intravedeva un microfono era lì presente. Ha partecipato a diversi festival canori e in tutte le edizioni ha sempre ottenuto applausi e consensi.

Lo conosco da tanto e come me lo conoscono gli amici della band che lo accompagnava e che avevamo, chiamato: “Orchestra Terremoto Show”, sottotitolo “O suoni o ti fai suonare” con il maestro Rogato Vincenzo, che suonava il pianoforte, Antonio Barile, fisarmonicista, Giovanni Licursi alle percussioni, Enzo Santagata, alla chitarra, Vincenzo Piscitilli altra bella voce del gruppo, Nicola De Santis al bongo e l’indimenticato Gabriele Scaricamazza al basso.

Un gruppo di dilettanti senza pretese con a capo lui il nostro Franco. Dagli anni novanta ogni sera insieme nel garage del mitico Giuseppe Bandello per suonare insieme, badate bene, non per provare. e poi bucatini al tonno e carne arrosto per tutti.

Pian piano in tutto l’alto tavoliere e nel vicino basso Molise il gruppo è diventato famoso e tante erano le richieste di serenate o serate all’aperto. A nessuno si diceva di no. Il costo? Cenare dopo il “concerto” tutti insieme con spensieratezza e allegria.

Il Gruppo ha partecipato a diversi raduni musicali a Termoli e ai provini della “Corrida” a Bari.

Il tempo però come tutti sappiamo passa inesorabile, Franco e il maestro Vincenzo Rogato sono prossimi ai novanta anni, tutti ormai non hanno la forza di suonare per ore, due di essi (Gabriele Scaricamazza e Giuseppe Bandello, il manager) ci hanno lasciati, ormai si va verso la terza età consapevoli di aver senza pretese attraversato insieme un periodo bellissimo pieno di ricordi belli.

Ecco perché quando incontro Franco provo sempre un po’ di emozione intrisa di malinconia e guardandolo con il suo immancabile sorriso posso dire che sono stato onorato e fortunato di aver trovato amici come lui e gli altri componenti del gruppo.

Ora rimangono i ricordi impressi nella mente, qualche foto e le tante canzoni interpretate durante le serate. L’orchestra non c’è più, ma resterà per sempre una grandissima amicizia che terrà tutti uniti. Grazie Franco per tutte le belle serate che hai saputo donarcie donare a tutti quelli che hanno avuto la fortuna di sentirti cantare.

Giovanni Licursi

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