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frode nei lavori di sistemazione del cimitero di Carlantino. Otto gli indagati e interdetti i legali rappresentanti di due imprese.

I finanzieri del Comando Provinciale di Foggia hanno eseguitooggi un’ordinanzaapplicativa della misura cautelare interdittiva del divieto di contrarre con la Pubblica Amministrazioneper n. 2 imprenditori, legali rappresentanti di altrettante imprese operanti nel settore edile con sedi nelle province di Campobasso e Benevento.

Il provvedimento,emesso dal G.I.P. del Tribunale di Foggia,è giunto all’esito di un’articolata attività di indagine,effettuatadalla Tenenza di Lucera ecoordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia, che ha consentito di far emergerenel Comune di Carlantino una serie di illeciti penali che sarebbero stati commessi in un seggio elettorale in occasione delle consultazioni amministrative del maggio 2019 e nell’esecuzione dei lavori di sistemazione del cimitero dello stesso Comune aggiudicati per un importo complessivo di € 1.610.000,00.

In merito all’appalto, i finanzieri hanno segnalato all’Autorità giudiziaria diffuse irregolarità nell’esecuzione dei lavori di sistemazione geotecnica del movimento franoso in prossimità del cimitero comunale. Infatti, pur avendo la procedura ad evidenza pubblica visto aggiudicataria un’impresa edile di Benevento, si constatava che gran parte dei lavorivenivano svolti da un’altra impresa edile, con sede in Campobasso, in totale assenza dei requisiti previsti dalla legge e dalle norme in materia di lavoro e di legislazione sociale, in pregiudizio del personale effettivamente impiegato per l’esecuzione dei lavori.

Inoltre, a seguito di uno stop impostoal cantiere dall’Autorità Giudiziaria lo scorso giugno, per verificare lo stato avanzamento dei lavori e la tipologia degli interventi realizzati, veniva accertata dai militari, anche grazie all’ausilio del consulente tecnico della Procura, una frode nella realizzazione dell’opera appaltata.

L’attività di servizio testimonia la trasversalità dell’operato della Guardia di Finanza nonché ilcostante sforzo operativonel controllo delle regole poste a base delle procedure amministrative nel settore degli appalti pubblici, per prevenire e contrastare i reati contro la Pubblica Amministrazione a tutela delle regole di una sana competizione tra imprese oneste.

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