GAETANO, IL CONSERVATORE

di MICHELE MONACO
Continuando a commemorare il ventennale del prof. CASIGLIO, la cui indimenticata personalità di altissimo livello culturale è sempre motivo di orgoglio per la nostra città, e dopo aver accennato in articoli precedenti alle tematiche contenute nei romanzi “ACQUA E SALE” e “LA STRADA FRANCESCA”, emerge – oggi- la curiosità da parte di alcuni Lettori di conoscere quali fossero gli scrittori preferiti di CASIGLIO. Il Preside- in un’intervista di tanti anni fa- non fu reticente, fece subito dei nomi ma legandoli a determinate loro opere. Disse che preferiva PRIMO LEVI di “Se questo è un uomo”e de “La tregua”, SCIASCIA ne ”Il giorno della civetta” e “Gli zii della Sicilia”, SILONE ne “L’avventura di un povero cristiano” e GADDA nelle “Novelle del Ducato in fiamme”. Elegantemente si rifiutò di citare nomi di autori a lui non graditi poiché la riteneva… “un’operazione incivile e fastidiosa”. Tale eleganza non sfuggì ad un grande critico della Letteratura come GENO PAMPALONI, il quale recensì (nella “manchette”) la prima significativa opera di CASIGLIO. Mi riferisco al romanzo “IL CONSERVATORE”(editore Vallecchi) pubblicato nel 1972.PAMPALONI ne parla in termini entusiastici quando sottolinea il doppio registro narrativo usato nel romanzo, quello intimista-famigliare del personaggio principale (GAETANO SPECCHIA) e quello pubblico con la cronaca di cinquant’anni della vita politica di una provincia del Sud.IL CONSERVATORE è la parabola di un intellettuale fatalista, un borghese prudente, un misto di rassegnazione e di rimpianto per la sua resa di fronte ad una società popolata da furbi e arrivisti.Una storia che si snoda nella SAN SEVERO del primo mezzo secolo del Novecento anche se l’Autore non la nominerà mai e la mimetizzerà inuna delle tante cittadine del Mezzogiorno. Vi sono pagine bellissime come quando descrive il Monastero delle Benedettine a pag.115 e pagine dedicate al privato come nel racconto delle vicende familiari ed affettive del protagonista (il rapporto con il padre e la madre, quello con la moglie CARMELINA, che raggiunge momenti di intensa commozione alla morte del figlio). Con questo stile narrativo CASIGLIO mette in campo a cinquant’anni il suo primo romanzo al quale seguiranno altri capolavori.
