GHETTO DI SAN SEVERO: SI VIVE E SI MUORE IN TOTALE ABBANDONO…OCCORRE UN RIGURGITO DI UMANITÀ!

L’EDITORIALE DI DESIO CRISTALLI
Aveva 70 anni, tutti lo chiamavano ANTOINE ((nella foto)), era originario della Costa d’Avorio e viveva, tra tante sofferenze quotidiane, con altre duemila persone o giù di lì, nel GHETTO TORRETTA ANTONACCI DELL’AGRO DI SAN SEVERO. E’ morto pochi giorni fa nella sua baracca-frigorifero dove viveva e nessuno ha potuto soccorrerlo per la mancanza di un defibrillatore. La triste notizia è stata comunicata dall’Unione Sindacale di Base (USB) di Foggia. Era nel nostro ghetto da circa un decennio e in passato aveva chiesto l’iscrizione all’anagrafe del Comune di San Severo ma non avevano potuto accontentarlo per la mancanza di alcune indispensabili formalità relative al permesso di soggiorno; questo, ovviamente, gli ha sempre impedito di poter avere una sia pur minima assistenza sanitaria. Dopo oltre un anno di contenzioso l’INPS gli aveva riconosciuto la pensione sociale che però non ha potuto mai riscuotere per l’assenza di un documento di identità. L’USB foggiana ha chiesto al Comune di San Severo di farlo tumulare ma il corpo pare sia ancora presso il locale obitorio, forse per il disbrigo di ulteriori pratiche burocratiche. Una storia molto triste che rende ancora più inumana la realtà del mondo d’oggi!
Siamo costernati di fronte a questa storia di ordinaria follia sociale! Una storia che richiama TUTTI, autorità territoriali in primis, ad un rigurgito di umanità vera, pietosa, cristiana! Sarebbe sacrosanto che il Governo nazionale (Centrodestra) attraverso la nostra Prefettura, la Regione Puglia (Centrosinistra), la Provincia di Foggia (Centrosinistra) ed il Comune di San Severo (Centrodestra) mettessero da parte certe rivalità ideologico-istituzionali per COLLABORARE E SOCCORRERE TANTA GENTE PRESENTE NEL NOSTRO GHETTO in condizioni che gridano vendetta davanti a DIO e davanti alla coscienza (se ne esiste ancora una!!!) dell’umanità intera. Quel che è accaduto a questo nostro ‘fratello di colore’ non può, non deve accadere più! In Italia spesso questa gente trova odio, critiche, polemiche inutili senza sbocchi umanitari autenticamente degni di una società che si dice civile ma che tante volte si dimostra nei fatti incivile e disumana. Sia il COMUNE DI SAN SEVERO a prendere l’iniziativa, a chiamare a raccolta le altre citate Autorità perché il SUO GHETTO TERRITORIALE sparisca per sempre per lasciare spazio alla fratellanza cristiana. Daremmo a tutta l’Italia una lezione indimenticabile di ormai rara comprensione per la vita di chi NON HA VOCE AUTOREVOLE PER CHIEDERE AIUTO! Vogliamo illuderci che accadrà questo e a breve. La grande Famiglia della nostra GAZZETTA lo chiede a gran voce, sperando anche in un autorevolissimo intervento del nostro Vescovo S. E. Mons. GIUSEPPE MENGOLI, massimo rappresentante della Chiesa dei nostri DIECI COMUNI CONDIOCESANI.
