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GIANCARLO E IL VOLTAGABBANA

di MICHELE MONACO

GIANCARLO, giovane sanseverese disoccupato, incontrando il suo vecchio professore di scuola media, che viveva in un dignitoso sottano di via Montenero, ebbe a confessargli un suo desiderio e quello della sua intera famiglia. <<Prof, vorrei intraprendere la strada della politica, vorrei candidarmi, inserirmi in una coalizione, che ne dice?>> L’insegnante lo scrutò a lungo dalla testa ai piedi e gli rispose testualmente così: <<Spero che tu lo faccia con spirito di servizio per la comunità e senza fare il VOLTAGABBANA>>. – Io cosa? Io non ho mai capito questa parola- <<Ah, sì? Allora ti dico subito che “gabbana” (o gabbano) è un tipo di cappotto o abito che puoi rivoltare spesso e nasce dal nome arabo qabā’. Comunque il vocabolario Treccani definisce voltagabbana << chi cambia opinione e idee, per opportunismo, per tornaconto personale, con grande facilità>>. Il voltagabbana fiuta il vento ed è pronto a trovare ogni tipo di giustificazione per saltare nella coalizione che gli offre di più. In genere si instaura una “simbiosi” tra il voltagabbana e alcuni cittadini fino a giungere a giustificare ogni sua capriola… Poi c’è “IL VOLTAGABBANA PATRIOTTICO”. Questi giustifica il motivo del suo repentino voltafaccia con il patriottismo quale rifugio e pretesto per andare a caccia di qualche candidatura. Si presenta cioè come salvatore della patria ed è questo un modo, quindi, per ottenere consenso. A questo proposito il poeta e scrittore britannico. SAMUEL JOHNSON nel 1774 pubblicò “Il Patriota”, in cui criticava tutto ciò che sapeva di falso patriottismo e coniò il famoso detto: “IL PATRIOTTISMO È L’ESTREMO RIFUGIO DELLE CANAGLIE.” Questa frase evidentemente non era contro il concetto semantico di patriottismo, bensì contro l’uso ipocrita che faceva del termine “patriottismo” l’allora ministro JOHN STUART III conte di Bute ed i suoi sostenitori: JOHNSON era contro coloro che si “autoproclamavano” patrioti poiché constatava che in realtà l’unica cosa che importava loro era il consenso elettorale. Questo diffuso cinismo dell’agire dei voltagabbana (ai vari livelli e ad ogni latitudine) ha inquinato la coscienza civile di tanta parte della nostra comunità. Ma per fortuna c’è stato e c’è ancora chi pratica la BUONA POLITICA e mette gli interessi collettivi davanti a quelli del “FAMILISMO AMORALE”. Caro GIANCARLO, adesso scegli con chi stare e dove stare.

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