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Gianluca Basile, orgoglio del basket pugliese

“Italia basket team” by Luca Volpi (CC BY-SA 2.0)

Il basket in Italia è senza dubbio uno degli sport più praticati. Tanti sono, infatti, i campetti in cemento adibiti che permettono ai più giovani di avvicinarsi presto a questa disciplina. La tradizione italiana di basket è una delle più importanti d’Europa, sebbene a livello internazionale gli azzurri non abbiano mai vinto tantissimo. Tuttavia, nella regione Puglia, è nato uno dei cestisti più importanti della storia recente della pallacanestro italiana, ossia Gianluca Basile, che oggi è il commissario straordinario per le Universiadi. Nato a Ruvo di Puglia nel 1975, Basile si è avvicinato al basket da giovanissimo, anche se poi si è dovuto spostare in Emilia per iniziare a fare davvero carriera. Dopo aver fatto tutta la trafila con la Pallacanestro Regginana, squadra di Reggio Emilia, la guardia pugliese si fece notare sia nella stagione di promozione in A1 sia nel suo debutto nella massima serie, tanto da attirare l’attenzione della Fortitudo Bologna, che nel 1999 lo ingaggiò per mettere a punto una squadra letale. 

All’epoca, la squadra bolognese era una delle più forti del campionato, mentre adesso milita in Serie A2 e sta provando a risalire la china pian piano e le sempre più popolari scommesse sportive vedono la Fortitudo come la grande favorita per tornare in A1 quest’anno. In quegli anni, però, la compagine del capoluogo emiliano era davvero fortissima e con Basile in campo vinse gli unici due scudetti della sua storia, oltre a arrivare ad una storica finale di Eurolega nella stagione 2003-04. Abilissimo nel tiro da tre e nel gioco esterno, Basile era sicuramente uno dei punti di forza anche della nazionale, dove realizzò grandissime prestazioni. In effetti, la sua leggenda in azzurro si espanse alla grande dopo il suo passaggio al Barcellona proprio nell’estate del 2003. La sua presenza nella spedizione delle Olimpiadi del 2004, con Carlo Recalcati come coach, era scontata, anche se nessuno si sarebbe mai aspettato un exploit del genere. Il “Baso”, come lo chiamavano tutti, prese in mano le redini della nazionale in una serie di partite molto importanti, tra le quali spicca la semifinale contro la Lituania nella quale fu il top scorer con 31 punti, molti dei quali arrivati grazie a degli strepitosi tiri da tre, da lui chiamati “tiri ignoranti”. La finale contro l’Argentina, nella quale gli azzurri avrebbero pagato la stanchezza dello sforzo contro i baltici, avrebbe solamente smorzato l’entusiasmo di una grandissima Olimpiade dove il ragazzo di Ruvo fu uno dei migliori in assoluto.

Vincitore di un oro europeo nel 1999, ma non da titolare, e di un bronzo continentale nel 2003, Basile avrebbe lasciato poi la nazionale nel 2007 per concentrarsi sulla sua carriera nelle squadre di club. Chiuse la carriera a Capo d’Orlando nel 2016, a oltre quarant’anni, per dedicarsi così allo sport ma dietro una scrivania. Tuttavia, per molti rimarrà sempre vivo il ricordo delle sue imprese con la Fortitudo e la nazionale italiana, quando grazie ai tiri ignoranti faceva sognare i tifosi.

 

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