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GIGI DAMONE: “AMMINISTRAZIONE SCREDITATA DA UNA CRITICA QUALUNQUISTICA E OPPOSIZIONE FRAMMENTATA”

L’OPINIONE COMUNE di DESIO CRISTALLI

 ABBIAMO CHIESTO A GIGI DAMONE (nella foto), CONSIGLIERE COMUNALE IN CARICA E GIA’ PRESIDENTE DEL CONSIGLIO COMUNALE NEI QUASI CINQUE ANNI DELLA CONSILIATURA SAVINO, DI RISPONDERE, PER UN’INTERVISTA FLASH, A UN’UNICA DOMANDA PER UNA ‘FULMINANTE’ OPINIONE SULL’ATTUALE MOMENTO POLITICO-AMMINISTRATIVO DELLA CITTÀ, GIUDICANDO MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE. ECCO COSA CI HA RISPOSTO:

L’autorevole voce editoriale de LA GAZZETTA DI SAN SEVERO ed il suo stimato Direttore dr. DESIO CRISTALLI mi hanno chiesto di esprimere un pensiero sull’operato dell’Amministrazione Comunaledi San Severo chesi è insediata dal giugno del 2014, nonché di offrire una riflessione sulla minoranza.Onestamente non credevo di essere coinvolto in tale esercizio di critica (ci speravo, infatti), in quanto non è mai facile – quando si è impegnati direttamente – affidare alla penna o al computer una valutazione dell’operato che riguarda in qualche modo anche se stessi. La stima e l’affetto che porto al Direttore ed agli Editori, nonostante le sopra esposte considerazioni, mi spingono a dare comunque un riscontro il più possibile asettico e sincero, per dare un contributo ad una discussione che confido possa e debba divenire meno partigiana e più responsabile.Credo sia fuori di dubbio che l’attuale Amministrazione Comunale rappresenti un elemento di novità assoluta rispetto agli ultimi decenni, nata dal malcontento diffuso e bipartisan che ha eletto un Consiglio Comunale pressoché totalmente rinnovato.E’ notorio che nessuna scelta è gratuita, per cui l’entusiasmo della “prima volta” ha dovuto fare i conti con la mancanza di un certo tipo di…“esperienza”.Altrettanto notorio è che chi si approccia per la prima volta ad una esperienza complessa, lo fa con pragmatismo, senso di responsabilità, volontà di confronto nel merito per evitare errori e frettolose valutazioni, con tempi che spesso non si sposano con utopistiche aspettative.In tale situazione non si può fare a meno di sottolineare il contesto nel quale l’Amministrazione si è trovata ad operare: -una macchina amministrativa sottodimensionata (il blocco delle assunzioni l’ha falcidiata da decenni), spesso demotivata e legata a prassi e consuetudini dure da estirpare, che non si è potuta motivare in maniera adeguata a causa della impossibilità di attribuire incentivi (posizioni organizzative ed alte professionalità), per le scelte errate del passato che sono all’attenzione degli organi di controllo;-una cronica scarsità di risorse derivante dai tagli lineari del governo centrale e dagli obblighi di contabilità armonizzata che hanno costretto a fare i conti con un bilancio comunale che trascinava da decenni poste solo apparenti che hanno dato luogo alla necessità di recuperare milioni e milioni di euro … senza richiamare i debiti fuori bilancio ereditati.Sono solo due macroscopiche criticità, accompagnate da numerosissimi altri problemi organizzativi, sociali e culturali, tutte questioni ben note ai cittadini. Nonostante la perfetta conoscenza della presenza di questi convitati di pietra ciascuno ha giocato il suo ruolo: gli avversari dicendo che nulla è stato fatto ed i sostenitori evidenziando le attività svolte.Io non voglio fare l’elencazione di tante iniziative lodevoli [salvaguardia e tutela del nostro ospedale;numero verde antiraket; SOS Rifiuti; SOS Buche; contenimento della spesa pubblica; eliminazione costi di rappresentanza; approvazione definitiva del PUG; diverso e più rigoroso approccio con i fornitori di servizi; sostegno a tutte le iniziative culturali (consulta delle associazioni, consulta dello sport, percorsi di legalità, Teatro sempre esaurito, MAT, Biblioteca); nuovo protagonismo culturale, politico ed istituzionale; chilometri di strade asfaltate; rotatorie, monumenti, zona ASI, banda larga, fibra ottica; finanziamenti per piano paesaggistico, centro diurno, telecamere; pannelli fotovoltaici; infrastrutture (nodo intermodale, Tangenziale Est, fogna bianca); sicurezza scolastica, piano del verde, parco Baden Powell; orti sociali, promozione del territorio; iniziative su traffico e parcheggi; bilancio partecipativo e grande impulso alla lotta all’evasione, ecc.], ma ritengo che la critica qualunquistica che impazza nella nostra comunità sia poco generosa e per nulla produttiva.Allora voglio prendere quale paradigma di questi due anni un argomento che può apparire banale, ma che è stato preso ad esempio da ben più illustri osservatori nazionali che hanno spiegato come le BUCHE DI ROMA siano la spia più evidente dell’esistenza di Mafia Capitale.Sono due anni che sui social e nel chiacchiericcio cittadino si parla male dell’amministrazione Miglio perché le strade sono dissestate, ci sono buche e voragini, l’asfalto si sgretola…pochi però si soffermano a valutare il problema nel suo insieme, partendo dall’origine del medesimo e comprendendo che le strade sono un colabrodo perché per decenni sono state abbandonate e probabilmente chi doveva vigilare sui ripristini non lo ha fatto o lo ha fatto male.L’amministrazione comunale, che non è cieca né sorda, fin dal primo giorno ha impiegato praticamente tutte le risorse disponibili ed ha asfaltato chilometri di arterie viarie ed avviato il servizio di SOS BUCHE che tampona il problema in attesa di completare gli interventi strutturali.Ma nel frattempo la colpa è del sindaco, dell’amministrazione che non fa nulla, della politica che non dà risposte…la strumentalizzazione impera!In sintesi voglio invitare tutti a non limitarsi ad esami superficiali o critiche di maniera, in quanto le persone che provano a governare la città non sono né marziane né inconsapevoli.In attesa dell’unico giudizio che conta rispetto all’operato dell’amministrazione (che è il voto tra tre anni), anche la opposizione consiliare si distingue per differenti approcci e opposti comportamenti.Pure in quel contesto sono evidenti le diverse fazioni e le numerose punzecchiature, che dimostrano la frammentazione quasi polverizzata, con commenti e scontri che appaiono molto spesso pretestuosi.Al riguardo mi auguro che l’opposizione, con il trascorrere del tempo, possa rappresentare un valido supporto di idee e progettualità, utili per la nostra San Severo e tutta la comunità. La mia valutazione complessiva non può che essere improntata alla doverosa prudenza, senza dimenticare che San Severo ha conquistato una centralità politica che non ricopriva da tempo, con l’elezione del nostro Sindaco FRANCESCO MIGLIO alla guida della Provincia di Foggiaedel nostro Assessore MICHELE EMILIANO a Governatore della Puglia.

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