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Giornata mondiale dell’udito 3 marzo 2022: screening dell’udito gratuito di “FIADDAPULIA”

C’È MA NON SI VEDE.

La sordità in Italia viene percepita come una disabilità ‘trascurabile’. Eppure le ripercussioni sulla lunga distanza, soprattutto se non diagnosticata tempestivamente in età pediatrica, sono spesso pesantissime dal punto di vista di apprendimento, istruzione e successivo inserimento sociale. Il rapido invecchiamento del Paese, poi, allarga oggi la fetta di chi ne soffre, con un innalzamento dei costi sul fronte sociale ed economico.
L’INCIDENZA IN ITALIA. I disturbi uditivi, in generale interessano circa il 12% dei cittadini. Di questa fanno parte circa mezzo milione di adulti con sordità grave invalidante e conseguente handicap di rilevanza sociale. In particolare, le cifre parlano di un 4% di soggetti colpiti dai 13 ai 45 anni, il 10 per cento dai 46 ai 60 anni, il 25 dai 61 agli 80 anni e il 50 per cento di ultraottantenni.
UDITO, STRESSATO DAI DECIBEL. Uno dei rischi di insorgenza della sordità arriva, nel nostro Paese, dal sovraccarico di decibel a cui sono sottoposti i nostri timpani. Il rumore, secondo gli specialisti, è sicuramente una delle cause dell’aumento dei problemi di udito: oltre 7 italiani su 10 (fino al 75% della popolazione) sono esposti nella vita quotidiana a livelli di rumore superiori ai limiti previsti dalla legge e tollerati dal nostro organismo, con rischi non solo per l’orecchio, ma per la salute in generale; fenomeno destinato ad aumentare di almeno il 2% nei prossimi decenni.
PIÙ DEL 70% DEGLI ITALIANI è infatti  esposto a rumori di livello superiore a 60-65 decibel. Un ‘volume’ che comincia a essere nocivo per lo stato di salute in generale delle persone. E non solo per l’orecchio, ma anche per l’apparato endocrino, ormonale, cardiovascolare, psichico, respiratorio. Gli 80 decibel che sono invece il limite di rischio diretto per l’apparato uditivo interessano una popolazione inferiore, intorno al 30%. In questa fascia, però, i danni sono evidenti, oltre che sugli altri apparati, anche su quello acustico.
PREVENZIONE ED EDUCAZIONE, LE ARMI VINCENTI per fronteggiare l’incidenza di sordità. Esistono norme in Italia, mutuate della Comunità europea, per la zonizzazione (suddivisione delle aree per livelli di rumore consentiti) dei centri abitati, che andrebbero rispettati, innanzitutto dalle amministrazioni locali. Ma, purtroppo, solo una quota del 30-35% degli enti locali si è adeguata a queste norme. Nelle discoteche, inoltre, esistono limiti di legge, ma soltanto una parte dei locali si adegua alle indicazioni”. “Per l’ambiente di vita di tutti i giorni (condominio, traffico, aerei eccetera) non esistono ancora norme ad hoc. Situazione caotica in cui il singolo cittadino deve proteggersi se ha il dubbio di essere esposto a livelli troppo elevati di rumore. Deve segnalarlo agli enti di controllo e sottoporsi ad un esame dell’udito.
SORDITA’ PEDIATRICA, NODO CRUCIALE. Molto critica, è da considerare l’incidenza registrata in età infantile: l’1% dei bambini al di sotto dei 3 anni e il 2% dei bambini tra i 4 e i 12 anni. Particolarmente serio, il problema che si rileva nel periodo neonatale, in quanto 1-2 nati ogni mille presentano una sordità congenita, dunque in grado di ostacolare seriamente lo sviluppo e l’uso del linguaggio, l’integrazione nella scuola e nella società. L’età infantile è il periodo in cui la sordità colpisce gravemente può provocare severe alterazioni nello sviluppo del linguaggio e conseguenti problematiche nella comunicazione e nell’assetto psicologico del bambino, oltre a gravi situazioni di disagio nelle famiglie.
SEGNALI D’ALLARME E PREVENZIONE. Fra i sintomi a cui prestare attenzione, per evitare di trascurare troppo a lungo il rischio sordità, gli esperti segnalano il disinteresse mostrato dai bambini agli stimoli sonori domestici, distrazione, capricciosità eccessiva e tendenza all’isolamento, ma sopratutto la comparsa in ritardo del linguaggio. Diventa importante sottoporre il neonato già alla nascita ad un test uditivo se vi sono familiari già colpiti da problemi uditivi. E nel caso degli adulti e’ fondamentale sottoporsi ad un esame audiometrico al primo insorgere di disturbi all’udito, anche se lievi, soprattutto se comparsi in occasione di malattie infettive a rischio.
L’OCCASIONE. Nel 2021, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha pubblicato il rapporto mondiale sull’udito, evidenziando il numero crescente di persone che vivono a rischio di perdita dell’udito. Ha definito il controllo del rumore come uno dei sette interventi chiave sull’UDITO e ha sottolineato l’importanza di mitigare l’esposizione ai suoni forti. La Giornata mondiale dell’udito 2022 con il tema “Proteggi il tuo udito, ascolta responsabilmente!” si concentrerà sull’importanza e sui mezzi della prevenzione della perdita dell’udito attraverso un ascolto sicuro, con i seguenti messaggi chiave: – E’ possibile avere un buon ascolto nel corso della vita attraverso la cura dell’udito. – Molte cause comuni di perdita dell’udito possono essere prevenute, inclusa la perdita dell’udito causata dall’esposizione a suoni forti. – “L’ascolto sicuro” può mitigare il rischio di perdita dell’udito associato all’esposizione ricreativa al suono. L’OMS invita i governi, i partner industriali e la società civile a sensibilizzare e implementare standard basati sull’evidenza che promuovano un ascolto sicuro. Per favorire la diagnosi precoce e la prevenzione, l’Associazione FIADDAPULIA, coordinata dal Presidente PROF. LUCIO VIGLIAROLI che, oltre a presenziare alla manifestazione nazionale indetta presso il Ministero della Salute a Roma, in qualità di membro del World Hearing Forum OMS, ha promosso la manifestazione “GIORNATA PER LA LOTTA ALLA SORDITÀ”, realizzata mediante lo screening con esame dell’udito gratuito ai cittadini che si recheranno PRESSO LA SEDE ASSOCIATIVA, A SAN SEVERO, VIA SOCCORSO 186/C, IL 3 MARZO 2022, DALLE 15 ALLE 20.

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