Giovanni Verga is back! Dopo 8 anni ritorna sul ring e lo fa nella sua San Severo.

Con una carriera brillante il sanseverese Verga a distanza di ben 8 anni ha deciso di ritornare sul ring nella sua città in un evento prestigioso “LA NOTTE DEI GUERRIERI” che si terrà il 17 febbraio 2024 e che vede coinvolte le più importanti reti tv nazionali tra cui SKY SPORT; un evento importante che richiede molto Impegno e sacrificio spiega GIOVANNI dovendo disputare un match di 5 round da 3 minuti valevole per il titolo italiano professionistico di kick boxing. Giovanni Verga sfiderà Michele Del Priore del Team Scrocchia.
Vi riportiamo l’intervista integrale fatta dai giornalisti di Sky, per l’evento “ LA NOTTE DEI GUERRIERI”
Da quanto tempo non combatti e come mai questa scelta di risalire sul ring
Sono 8 anni che ormai manco da protagonista sul ring, dal lontano 2015; 2 mesi fa mi è stato proposto di combattere per una delle cinture più ambite in questo sport e nonostante i miei mille impegni, ho accettato questa sfida senza ripensamenti
Come mai ha smesso di combattere 8 anni fa?
8 anni fa è venuto al mondo mio figlio e per quanto potessi amare anche il mio sport, la mia priorità assoluta è stata lui, purtroppo anche a livello professionistico è davvero difficile dare a campare una famiglia, avrei potuto tirare avanti qualche altro anno di sicuro data la mia giovane età e date le ottime possibilità sia economiche che di prestigio che questo sport mi diede, ma la mia scelta fu categorica, dare stabilità a mio figlio con un vero lavoro che potesse essere duraturo nel tempo ! Purtroppo sono del parere che di sport non si vive, è importante praticarlo, fare agonismo, ma quando si decide di mettere su famiglia le priorità cambiano ed io a malincuore, ho preferito realizzarmi diversamente !
Abbiamo visto che oggi sei un imprenditore di successo, oltre ad avere una palestra completa di tutto per chi vuole praticare sport da combattimento hai anche un’attività di noleggio barche che funziona tanto e che ogni estate ospita importanti personaggi anche della tv, tra cui il duo Pio ed Amedeo con cui hai allacciato un bel rapporto di amicizia, visto che hanno citato la tua palestra durante la loro trasmissione “Emigratis” alla fine hai dimostrato che anche in quel campo sei stato valido, qual è secondo te la chiave del successo ?
Dietro tutto questo che avete visto, credetemi c è un lavoro disumano, sacrifici e rinunce che nessuno farebbe, alla fine per me la chiave del successo è credere in qualcosa e perseverare fino a raggiungerlo!
Ed è questo che ti sei prefissato anche per questo importante titolo italiano ?
Si, di tutta la mia vita mi sento più che soddisfatto, ho raggiunto parecchi obiettivi che mi ero preposto, ho avuto un sacco di soddisfazioni, come purtroppo pur qualche delusione e qualche fallimento, ma fanno parte del gioco, solo come atleta non mi sono mai sentito appagato in pieno, da dilettante ho fatto ogni tipo di competizione, sono partito dalle provinciali sino ad arrivare ai mondiali !! Nel professionismo ero molto lanciato però come detto prima a 23 anni con la nascita di mio figlio le mie priorità sono cambiate ed ho dovuto lasciare!
Oggi a 31 anni con una piena fermezza e con una certa stabilità, voglio rimettermi in gioco, sapendo che non è semplice e che la posta in palio è molto alta e pericolosa; combattere nella propria città, di fronte a tutti i miei atleti, tutti i miei concittadini e di fronte a tanti spettatori curiosi di rivedermi sul ring, c’è un carico di tensione non indifferente, però sto lavorando bene con i miei maestri e quindi sono positivo
Ci tenevo a ringraziare tutto il team della mia palestra che mi sta dando una grande mano in questa preparazione in primis il maestro RUSSO che mi ha sempre sostenuto e creduto in me e che anche il giorno di Natale era in palestra buttare sudore con me , poi tutti i maestri della mia palestra che con la loro esperienza mi stanno davvero dando tanto ovvero i maestri : CASTIGLIONE, BELTRAMI E MARINELLI
Un carico di adrenalina e tensione non indifferente che sul ring può essere un’arma a doppio taglio; ma quindi perché lo fai un cinturone ti ha spinto così a tanto?
Diciamo che combattere, da sempre per me è stato un modo di evadere da tutto, allenarmi con l’obiettivo di disputare un match riesce a farmi evadere dal mondo ed a concentrarmi solo su me stesso, poi lo faccio per mio figlio, ha sempre avuto questo desiderio di rivedermi sul ring ed infine lo faccio per tutti gli atleti della mia palestra che sono una seconda famiglia per me , voglio dimostrarli che nella vita VOLERE È POTERE, che con l’impegno ed il sacrificio si può ottenere tutto
Non temi il tuo avversario che ha qualche anno in più di te ed ha ancora match all’attivo ?
Conosco il mio avversario e nutro rispetto per l’atleta che è, ma ad oggi l’avversario più forte che ho incontrato è me stesso ed i miei demoni ( che ne sono tanti) quindi sono abbastanza gasato per questo incontro che verrà
Hai intenzione di ricominciare di nuovo a combattere o pensi che sia l’ultimo match ?
Ora dobbiamo concentrarci su questo, la vita mi ha insegnato a non fare più progetti, anche perché nemmeno questo match era in programma, quindi ora ci concentriamo su questo incontro per il resto si vedrà
