Comunicati

Gli auguri per la Santa Pasqua 2016, di S.E. Mons. Lucio Angelo Renna, alla comunità diocesana.

Il messaggio di Mons. Renna:

<<La liturgia pasquale è piena di luce, di canti, di gioia: Cristo, nostra speranza, è risorto! Non c’è spazio per il pianto e per il dolore: Egli è la nostra gioia. L’alleluia è il canto dell’uomo nuovo, trasfigurato dall’incontro spirituale ed esistenziale col Risorto. Tutto, inclusa la natura che si risveglia, è sollecitazione, invito, dono di gioia.

Ma purtroppo l’epoca in cui viviamo vede un’umanità delusa, disorientata e impaurita. Gli ideali proposti, le promesse fatte e i programmi di volta in volta annunciati dai governanti non hanno risolto le ingiustizie, patite quasi sempre dai più deboli; non hanno scongiurato i pericoli, le catastrofi ambientali; non hanno ridotto le tensioni sociali che, a livello internazionale, si vanno trasformando in focolai di guerra, spesso fratricida, con il triste carico di sofferenza e di lutti. Assistiamo al dilagare del malcostume, della prepotenza, della delinquenza e della violenza: inevitabile effetto di modi di vivere in cui l’uomo egoista si crede patrone della vita e libero di fare ciò che vuole, anche il male; di poter fare a meno di Dio.Per questo il prossimo diventa un oggetto da sfruttare, mentre si resta insensibili nei confronti di chi tende la mano e chiede aiuto.

    La Pasqua è il nucleo fondamentale della fede cristiana: “Se Cristo non fosse risorto – dice san Paolo – vana sarebbe la nostra fede”. La natura si risveglia al tepore della primavera; l’uomo è scosso dal torpore di una fede stanca e, forse, moribonda, dal mistero della passione, morte e risurrezione di Cristo. L’apostolo delle genti connota la Pasqua come “sicura speranza”: è il trionfo e l’inizio di una vita nuova che, quando ormai tutto sembrava perduto, ricomincia a pulsare e ci rassicura che, non ostante tutto, Dio non ci abbandona, ma di ama “sino alla fine” e ci avvolge con la sua infinita misericordia.

La Pasqua 2016, come del resto ogni altra Pasqua cristiana, è annuncio di misericordia. Essa ci ricorda che il Padre, in Gesù, ci ha perdonati e ci dono di continuo il suo amore, così come fa il Padre buono col figlio prodigo che ritorna alla casa avita. Se dunque il Padre agisce in questa maniera, destinatari del suo amore, dobbiamo imitarlo, divenendo, al contempo, missionari di misericordia, di perdono e di dono d’amore al nostro prossimo. È questa la vita nuova, la vita dei risorti! Solo in questo modo si può fare Pasqua>>.

Oggi, 25 marzo, coincidono il Venerdì Santo (Crocifissione di Nostro Signore) e Annunciazione (Incarnazione di Nostro Signore). Ciò accade ogni 141 anni.

 

San Severo lì, 25 marzo 2016

Annunciazione del Signore

 

 

 

 

 

 

 

 

Direttore Ufficio Comunicazioni Sociali/Addetto Stampa

dott. Beniamino PASCALE

 

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