GRAVI VIOLAZIONI DI LEGGE AL MAT (Museo dell’Alto Tavoliere) DI SAN SEVERO.

Nel corso dell’espletamento della GARA D’APPALTO PER L’AFFIDAMENTO DEI SERVIZI NECESSARI AD ORGANIZZARE E GESTIRE LE ATTIVITA’ DEL “SAC (Sistema Ambiente e Cultura) ALTO TAVOLIERE” presso il MAT (Museo dell’Alto Tavoliere), finanziato dalla Regione Puglia nell’ambito dell’Accordo di programma Quadro “Beni e Attività Culturali”, sono state commesse gravi irregolarità a riprova della scarsa trasparenza e delle quotidiane violazioni di norme e regolamenti che caratterizzano l’amministrazione comunale di San Severo.
La Commissione di Gara, nonostante risultassero assenti:
– La dichiarazione sostitutiva ai sensi del D.P.R. n. 445/2000, prescritta al punto 3.3 del bando, in relazione alla “indicazione dei titoli di studio e professionali del referente e degli operatori nel numero e con caratteristiche minime non inferiori a quelle definite nel capitolato speciale d’appalto”;
– La “presentazione degli estratti dei bilanci dell’ultimo triennio (2012 – 2013 – 2014)”, imposta al punto 3.2 del bando; rilevava la conformità della documentazione esibita dalla Società Archeologica.
Successivamente, nel corso della seduta riservata all’analisi delle offerte tecniche, la Commissione ometteva di rilevare che 6 degli 11 curriculm prodotti dalla Società concorrente erano privi delle fotocopie dei rispettivi documenti di identità e, dunque, delle dichiarazioni di notorietà ex D.P.R. n. 445/2000; circostanza, questa, che avrebbe dovuto condurre all’esclusione della medesima ditta per carenza di un elemento essenziale dell’offerta. Incomprensibilmente, inoltre, la Commissione, nel valutare l’offerta tecnica della Archeologica s.r.l., non si accorgeva che 7 curriculm sugli 11 presentati da tale impresa risultavano identici a quelli inoltrati dall’altra azienda partecipante alla gara, Consorzio Libero, in quanto riguardanti operatori regolarmente assunti alle dipendenze di quest’ultimo Consorzio.
Si tratta di palesi violazioni di legge e del disciplinare di gara, evidente eccesso di potere per disparità di trattamento tra i concorrenti, talmente gravi da rendere indispensabile un intervento dell’Autorità Nazionale Anti corruzione.
Primiano Calvo – coordinatore NOI CON SALVINI Foggia e Provincia
