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I CAMBI DI CASACCA SMASCHERANO GLI INAFFIDABILI DELLA POLITICA

Il fenomeno del “camaleontismo politico” non è certo nuovo in questo Paese…e neppure in questa Città! Avviene spesso e, ovviamente, scopre gli altarini e la voglia di soddisfare una visibilità a tutti i costi e, a volte, anche la voglia…di assaggiare

 

qualcosa del pranzo di certa politica d’ogni livello. Abbiamo assistito in passato a tanti cambi di casacca in corso d’opera, cioè delle passate consiliature, allorchè salti della quaglia da destra a sinistra e ritorno sono stati spesso praticati con alterna fortuna. L’ultima tornata elettorale ha però dato il benservito a parecchi personaggi che hanno praticato lo sport politico in questione nel recente e nel remoto passato, cioè negli ultimi 20, 30 o anche 40 anni di attività all’ombra dei simboli partitici più gettonati. Questo ha ribadito che il tempo è galantuomo e che molto spesso nella vita aiuta la gente a tenere in un cassetto della memoria certe ‘scorie’ da eliminare per il bene della società locale. Tutto questo pistolotto introduttivo ci è servito per richiamare l’attenzione sul triste fenomeno del ‘camaleontismo’, ponendolo all’attenzione (speriamo non distratta…) degli eletti al primo turno delle amministrative comunali del 25 maggio scorso. Oggi può sembrare un  discorso prematuro ma che nei prossimi mesi e/o anni può tornare d’attualità, cosa sulla quale saremmo anche disposti a scommettere, sperando ovviamente di sbagliarci. I mal di pancia per ciò che ognuno sperava di ottenere e non ha ottenuto al momento della discesa in campo politico, possono essere cattivi consiglieri, spingendo a tradire…a DESTRA e a MANCA! Ma nel momento del cosiddetto MALPANCISMO, ognuno ricordi le tante persone che gli hanno dato fiducia nel momento in cui ha chiesto una delega in bianco promettendo di ripagarla con una seria, onesta e retta amministrazione della cosa pubblica. Vale la pena, in fondo, diventare per tutti un INAFFIDABILE, politicamente e amministrativamente parlando, per il classico piatto di lenticchie o per quella iattura che spesso definiamo ‘visibilità politica’? Noi riteniamo che assolutamente non ne valga la pena e che la stima e l’apprezzamento perenne di familiari, parenti, amici e conoscenti valga molto di più di qualunque ‘gratificazione materiale’. Se uno vuole conferma che ciò che diciamo è vero, faccia mente locale e rifletta su quanti politici locali per queste ‘scelte comode e redditizie’ del passato hanno poi perso affidabilità agli occhi di tanti, finendo nel dimenticatoio presi poi a calci nel sedere allorchè si sono ricandidati. Non aggiungiamo altro, anche perché parliamo sicuramente a persone intelligenti, in grado di riflettere da sé su un aspetto della vita politico-amministrativa importante per la propria futura credibilità.


DESIO CRISTALLI


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