I GIORNI DELLA MERLA !
Come tutti sappiamo, gli ultimi giorni di gennaio vengono definiti “i giorni della Merla”…ma perché i giorni notoriamente più freddi dell’anno hanno questa locuzione ?
Gli ultimi tre giorni di gennaio, 29-30-31, definiti quasi sempre “ I giorni della Merla”, fondano le origini
nelle leggende.
Sembrerebbe, infatti, che una merla ed i suoi pulcini, per ripararsi dal gran freddo si rifugiarono dentro un comignolo, dal quale emersero il 1º febbraio, tutti neri a causa della fuliggine. Da quel giorno tutti i merli furono neri!
Meno fiabesche sono le ipotesi di Sebastiano Pauli che riguardano l’area geografica della pianura padana.
La prima ipotesi riguarderebbe il passaggio di un Cannone di prima portata attraverso il fiume Po, ghiacciato a causa delle temperature rigide del periodo , appunto, di fine gennaio.
La seconda ipotesi ha per oggetto sempre il passaggio del piume Po, questa volta ad opera di una nobildonna di Caravaggio che, per raggiungere il marito all’ altra sponda del fiume, aspettò i giorni più “gelidi” dell’anno per attraversare il fiume ghiacciato.
Alle leggende sono affiancati molti proferiti, tra cui “ se i giorni della merla sono freddi, la primavera sarà bella; se sono caldi, la primavera arriverà in ritardo”.
Considerata l’origine “geografica” del nome, i giorni della Merla sono molto festeggiati nella pianura padana.
Nella città di Lodi, ad esempio, sulle rive opposte del fiume Adda, due gruppi si fronteggiano filastroccando: “butta la rocca in mezzo all’aia, se è nuvolo verrà il sereno”.
I giorni della Merla sono festeggiati anche nel cremonese, in Friuli, nella Maremma ed in Romagna.
arch. Stefano de Magistris