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Il 10 % delle operazioni di chirurgia estetica sono fatte dopo il divorzio.

Secondo gli esperti, è un nuovo fenomeno in aumento nel tentativo di riconquistare la fiducia perduta

Circa il 10% delle persone che passano per il chirurgo plastico lo fa per “superare” una causa di divorzio, nel tentativo di riconquistare la fiducia persa e darsi un’altra

 

possibilità. Va bene dal psicologo, ma è meglio anche bello!

Secondo il chirurgo spagnolo Javier de Benito, direttore medico della IDB, è un nuovo fenomeno che non si era visto prima ma che ora sta prendendo piede in maniera crescente,

Il medico opera nell’Istituto all’interno dell’ospedale universitario Chiron Dexeus di Barcellona e annualmente tratta più di 1.000 pazienti, ed è stato riconosciuto dall’editore Taschen, nel suo libro di chirurgia estetica, tra i dieci migliori chirurghi plastici nel mondo.

Secondo il chirurgo si assiste fino al 9% degli uomini e l’11% delle donne che vengono a praticare qualsiasi tipo di trattamento chirurgia o estetica con l’obiettivo quasi ossessivo di cambiarsi quando normalmente hanno sopportato per anni.

Essi ritengono che tale rinnovamento possa dare loro ‘fiducia’ nel tempo specie se hanno deciso di darsi una chance con un nuovo partner, nonché per stare meglio con il loro ambiente e, soprattutto, “aumentare un’autostima che chiaramente è stata aggredita da processi quasi sempre traumatici, dove uno dei due lascia l’altro”.

Il dottore dice che capita spesso che i pazienti che chiedono “un cambiamento totale, quando nella maggioranza dei casi non è necessario”.

Non si tratta, di una semplice curiosità, ma tale statistica, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, dimostra come sta cambiando la società.

“A healthy eye with full visual capacities is of no use in a dead body,” he said.Lecce, 24 dicembre 2013

Giovanni D’AGATA

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