IL ´900 LETTERARIO DI LUCIANO NIRO. Ricordando il poeta e scrittore recentemente scomparso

Il 12 marzo 2025 è venuto a mancare una figura rappresentativa del panorama culturale di San Severo che ha lasciato un segno tangibile della sua umanità e onesta intellettuale: Luciano Niro. Sperso quando pubblicava un nuovo volumetto mi incontrava per farmi dono della sua nuova opera fresca di stampa e gradiva molto che lo leggessi e gli facessi una bella recensione a mo’ di nota critica. Gli piacevano molto le mie “note” critiche per la raffinatezza, garbatezza ed eleganza. Rileggendo in questi giorni alcuni dei suoi graziosi volumetti sulla letteratura italiana contemporanea, voglio omaggiare la sua figura di intellettuale che ha speso parte della sua vita per la cultura sanseverese con una delle recensioni a lui più gradite, ossia quella sul Novecento letterario italiano.
Con i tipi delle Edizioni Sentieri Meridiani è fresca di stampa l’ultima fatica letteraria di Luciano Niro, intitolata Biografie d’autore – Poeti del Novecento, pp. 77, 2008. Il volumetto è uno “scandaglio letterario”, come afferma lo stesso autore nella Nota Introduttiva, perché egli può fornirci dei ritratti essenziali, semplici ed efficaci dei maggiori autori, in prosa ed in poesia” che costellano l’universo letterario del novecento italiano e straniero. Un secolo di letteratura intesa, per dirla con Carlo Bo “come vita”, Nel libro gli autori si susseguono come meteore nel firmamento letterario italiano del secolo scorso, trattati come sono nelle linee essenziali sia biografiche che relative alla loro produzione letteraria. È solo negli ultimi tempi che si sta assistendo ad un più approfondito interesse allo studio del novecento letterario italiano: infatti, molti autori sono stati riscoperti e rivalutati dalla critica più recente dopo diversi anni di oblio. Opere letterarie che al momento della loro uscita non avevano ottenuto il consenso favorevole della critica italiana e straniera, ora fanno parte dell’immaginario collettivo dei potenziali lettori e studiosi di letteratura italiana. Tuttavia è bene sottolineare che dal punto di vista della produzione letteraria il Novecento italiano è stato un secolo bizzarro in quanto ha visto la nascita di riviste letterarie come Lacerba, La Ronda che hanno portato novità nel mondo di pensare e di scrivere dopo il periodo d’oro del romanticismo e degli altri “Ismi” della nostra storia letteraria dell’ottocento. Questo volumetto vuole essere anche un invito a rileggere i “classici” della letteratura novecentesca italiana e straniera soprattutto nelle scuole, dove in particolar modo nell’ultimo anno delle scuole superiori i programmi si esauriscono ai primi anni del 900 letterario italiano. Vanno, infatti, studiati con maggiore forza Saba, Ungaretti, Montale, Pavese, Vittorini, Moravia, Morante, Calvino autori che con le loro opere hanno riprodotto il problema esistenziale della vita umana ponendosi domande forti ed angosciose. La poesia e la prosa novecentesca aiutano gli studenti a riflettere e porsi le domande sul senso dell’esistenza umana perché gli autori del Novecento hanno vissuto un’epoca contraddistinta dalle due guerre mondiali che hanno lasciato ferite profonde nella loro psiche e nel cuore. Niro tratta di ogni autore, con un taglio giornalistico, un ritratto essenziale accompagnato da un periodare semplice, diretto e ben organizzato, un vero e proprio schizzo d’autore che, se ben focalizzato, resta indelebile nella memoria di chi legge e vuole farsi un’idea del pensiero del poeta o narratore descritto. Il volumetto si divide in due sezioni: nella prima parte l’autore tratta dei poeti e narratori italiani, mentre nella seconda sezione sono esaminati i poeti e i narratori stranieri. Luciano Niro, appassionato di letteratura italiana e d’oltre oceano, da anni collaboratore del “Corriere di San Severo”, non è nuovo ad iniziative del genere letterario: ha alle spalle altri studi sul Novecento Italiano quali appunto “Sul Novecento Italiano”, L’Autore Libri, Firenze, 2002; “Novecento Italiano. Presenze, Maremmi editore, Firenze, 2005. Un contributo, quello di Niro, importante nel panorama della cultura italiana, in una società imbevuta di incultura e, soprattutto, di slogan gridati a squarciagola.
