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IL CONSIGLIERE E IL PARCHEGGIO INTERRATO

Non è cosa di tutti i giorni assistere involontariamente ad un dialogo tra un Consigliere Comunale di San Severo e il suo interlocutore. Il consigliere, che chiameremo virtualmente VITTORIO, informò il suo stimato interlocutore che aveva voluto impegnarsi per farsi carico dei problemi della città con un programma e una lista che si rifaceva alla destra sociale e che era un sostenitore di una tesi di urbanisti secondo la quale… “lo spazio abitato, oltre che realtà visibile e materiale, è anche spazio della memoria, collettiva e individuale, spazio che definisce l’identità della città e il senso di appartenenza”. L’interlocutore gli ribattè prontamente: “Benissimo! Allora secondo la tua tesi dovresti salvare il PARCO DELLA RIMEMBRANZA in PIAZZA CAVALLOTTI, è così?” Il giovane consigliere rimase interdetto e chiese di conoscere la storia del PARCO. La risposta fu la seguente: IL PARCO DELLA RIMEMBRANZA fu inaugurato nel 1923 insieme al maestoso Edificio “Umberto, Principe di Piemonte” oggi “E. De Amicis”. E di chi fu la proposta? La proposta di creare in tutti i centri abitati d’Italia un Parco o un Viale della Rimembranza, per ricordare i caduti della I Guerra Mondiale, fu lanciata nel 1922 da DARIO LUPI, Sottosegretario alla Pubblica Istruzione. Il 27 dicembre 1922 inviò a tutti i regi Provveditori agli Studi una lettera circolare nella quale vi era scritto quanto segue: <<…le scolaresche d’Italia si facciano iniziatrici di una idea nobilissima e pietosa: quella di creare in ogni città, in ogni paese, in ogni borgata, la Strada o il Parco della Rimembranza. Per ogni caduto nella Grande Guerra, dovrà essere piantato un albero. Ogni albero sarà adottato da un alunno che lo innaffierà personalmente. Lo stesso Ministero dettò delle norme precise secondo le quali ad ogni albero doveva essere affissa una targhetta in ferro smaltato, con la dicitura: IN MEMORIA DEL (grado, nome, cognome) CADUTO NELLA GRANDE GUERRA IL (data) A (nome della battaglia). Le numerose circolari ministeriali spinsero ogni scuola italiana a inaugurare il proprio Parco. Già nel 1923 furono inaugurati in Italia 1.048 Viali o Parchi della Rimembranza. San Severo non fu da meno e nell’aprile del 1923 nel vasto piazzale prospiciente l’Edificio Scolastico si diede vita al PARCO DELLA RIMEMBRANZA che raggiunse il massimo di espansione negli anni’ 30 e ’40. La vicenda del Parco della Rimembranza, ha tra i suoi scopi divulgativi anche quello di offrire soprattutto al mondo della scuola l’opportunità di promuovere delle visite guidate poiché la storia locale, la microstoria, ha la stessa dignità degli avvenimenti storici nazionali. Credo che mai come adesso le giovani generazioni abbiano sempre più bisogno della riscoperta della storia locale, della storia patria, per trasmettere loro la conoscenza e il rispetto dei beni culturali e il senso di appartenenza ad una comunità>>. Dopo questa risposta, il consigliere della destra sociale era molto imbarazzato, sentiva tutta la responsabilità storica di non aver fatto nulla per salvare il Parco della Rimembranza. Il corpo insegnante era tenuto a collaborare con i Comuni, tramite dei Comitati esecutivi, per formare l’elenco dei caduti, attingendo le notizie dal Comune o dal Distretto Militare. Stabilito il numero degli alberi da piantare, l’autorità municipale sceglieva il luogo dove fare la piantagione. Le piantine forestali occorrenti per la creazione dei Viali della Rimembranza, su richiesta dei Comuni, venivano gratuitamente distribuite dal Ministero dell’Agricoltura (Direzione Generale delle Foreste). Il rito doveva essere compiuto dalle scolaresche affinché manifestassero la riconoscenza ai caduti della propria città. Venne istituita anche una guardia d’onore, formata da scolari, a cui venne affidata la cura degli alberi. Successivamente, il 21 marzo 1926, con legge n. 559, i Viali e i Parchi della Rimembranza furono dichiarati PUBBLICI MONUMENTI.

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