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Il fondo Umberto Fraccacreta della Biblioteca Comunale “Minuziano” è stato protagonista della festa di San Martino

Il prezioso patrimonio librario della Biblioteca Comunale “Alessandro Minuziano” è stato protagonista della serata inaugurale riguardante la XIV edizione della festa di San Martino intitolata “I sapori della cultura, tra libri, note e racconti di…vino” svoltasi lo scorso 11 novembre in collaborazione con

 

l’associazione “Daunia Enoica”.

Il percorso, che ha coinvolto il numeroso pubblico, ha permesso di presentare i più significativi testi antichi e moderni del prestigioso Fondo Umberto Fraccacreta, intervallato da letture di poesie di importanti autori locali.

All’evento, presentato dalla direttrice della Biblioteca, dott.ssa Concetta Grimaldi, hanno presenziato anche il vicesindaco e assessore all’agricoltura e alle attività produttive, Francesco Sderlenga, l’assessore alla pubblica istruzione, Simona Venditti e il presidente della Commissione Cultura, Marco Cantoro.

“La biblioteca per la prima volta – spiega il Sindaco Francesco Miglio -, è stata presente attivamente nell’ambito della festa di San Martino, ormai divenuto importante appuntamento di promozione e valorizzazione delle risorse del nostro territorio. Queste iniziative servono a legare il patrimonio storico culturale alle tradizioni locali e a diffondere i testi degli autori sanseveresi antichi e moderni valorizzandoli”.

La Dott.ssa Concetta Grimaldi ha infine spiegato i motivi per cui ha voluto intitolare l’evento “I sapori della cultura”.

“La cultura si deve assaggiare, gustare e assaporare – aggiunge la direttrice della Biblioteca -, anche attraverso il libro. La Biblioteca possiede testi, riviste, miscellanee e foto, di pregevole valore che meritano di essere conosciuti da tutti”.

La manifestazione ha visto inoltre l’intervento di Michele de Lilla, che ha coinvolto la platea con divertenti aneddoti e racconti di vita vissuta nel mondo contadino, e la performance musicale di Nicola Giuliani Quintet dal titolo “Io mi chiamo Meridionale”, che con suoni e luci soffuse ha creato un’atmosfera intima e coinvolgente, cantando storie di vita contadina e recitando monologhi su esperienze personali. Il pubblico presente ha inoltre potuto visitare la mostra “Divino Bacco”,  con stampe antiche dal ‘500 all’800.

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