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Il Governatore della Puglia Michele Emiliano ha riscosso un grande successo, ma occorre una seria riflessione sulla percezione che l’elettorato ha dei Civici e del PD che governano la città

“Bisogna tornare ad aprire le porte dei circoli alla gente senza alcun timore. L’analisi del voto per le primarie del Pd ci fa comprendere che i1 rapporto con i cittadini può essere riconquistato a condizione che ci si ponga di nuovo all‘ascolto delle loro esigenze e delle loro problematiche. Dobbiamo tornare a fare politica tra la gente, a fianco di chi soffre per garantire agli ultimi, ai più deboli, agli emarginati, diritti e opportunità”. Cosi Nada Pennacchia, componente del direttivo regionale del Partito Democratico analizza il risultato delle elezioni primarie in città che ha visto circa 1600 sanseveresi recarsi alle urne allestite a piazza Allegato per scegliere il segretario nazionale e i componenti dell’Assemblea nazionale del Pd.

“Il fatto che 1600 cittadini hanno scelto di partecipare alle primarie – spiega l’esponente del PD, Pennacchia -, é positivo. Non si può, tuttavia nascondere una certa delusione se si effettua un’analisi approfondita del risultato”. Da oltre due anni la città è amministrata da una coalizione che vede i “Civici” ed il Partito Democratico tra i protagonisti. Di conseguenza secondo l’esponente del PD Pennacchia il risultato ottenuto, in termini di partecipazione doveva essere maggiore. Il successo del Governatore Emiliano alla consultazione è la conferma che il lavoro svolto fino ad ora piace alla gente, tuttavia c’é qualcosa che non va a livello locale e che l’elettorato ha manifestato attraverso la modesta partecipazione alle primarie.

“Non ci si può nascondere dietro un dito prosegue Nada Pennacchia e fare finta di non vedere che la lista numero 1 “Emiliano per l’Italia” come sembra sostenuta dagli attuali amministratori comunali, ha racimolato appena 315 preferenze contro i 73 della seconda lista “Noi per Emiliano”. Mentre sono 424 voti ottenuti dalla terza lista “La Puglia per Emiliano” che in città ho sostenuto senza esitazione alcuna”.

E ancora Pennacchia prosegue con l’analisi del voto. “Anche se i1 risultato complessivo ottenuto dal Partito Democratico sanseverese non è deludente, allo stesso tempo non può essere considerate entusiasmante perché comunque sia il partito democratico sanseverese si è presentato a questa competizione con tante divisioni e contraddizioni. Non va dimenticato infatti che da circa un mese è stata protocollata una mozione di sfiducia al segretario cittadino Leonardo La Pietra che la segretaria cittadina del PD fa finta di ignorare. Mentre, secondo lo statuto, sarebbe dovuta già essere discussa”. Pertanto, secondo la rappresentate storica del PD, si tratta di situazioni che non mostrano unità di intenti e di progettualità, che la gente percepisce, decidendo di allontanarsi sempre più dalla politica.

“Altro argomento da prendere in considerazione conclude l’esponete del PD, Pennacchia -, è quello del civismo sanseverese attualmente presente nell’amministrazione comunale. Un movimento che senza dubbio ha mostrato elementi di positività ma che non può continuare così. Sarebbe il caso infatti che i “civici” decidano una volta per tutte di entrare nel PD per confrontarsi su temi e problemi per individuare soluzioni condivise capaci di far crescere i consensi per il partito. La politica si mette in atto nel partito, nei circoli e non sui social che restano comunque un valido strumento di comunicazione e partecipazione. Ma non si può costringere la gente ad assistere a squallide inconcludenti diatribe social che non approdano a nulla. Torniamo a confrontarci nelle sezioni, andiamo nelle periferie ad ascoltare la gente, facciamo quello che abbiamo sempre fatto, lottare a fianco degli ultimi, per garantire loro diritti e opportunità”.

Nada Pennacchia

componente della direzione

regionale del Partito Democratico

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