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Il messaggio di Michele detto “Lilino mille cose” ai giovani:«Imparate ad osare per costruirvi un futuro»

Di Dante Scarlato

La mia curiosità quest’oggi mi ha portato a conoscere un concittadino molto popolare e con una lunga carriera alle spalle, che qualche tempo fa è stato anche premiato dal Sindaco Francesco Miglio per i suoi meriti in campo lavorativo e sociale: si tratta di Michele Tota, classe 1942, ai più noto come “Lilino mille cose”, un piccolo commerciante con un grande vissuto alle spalle, attivo anche in alcune associazioni calcistiche dilettantistiche.

“Quando nel ’68 ho cominciato con la mia attività a Via Tiberio Solis, a San Severo non c’era nulla – mi ha detto dissimulando un pizzico di nostalgia – le opportunità ce le siamo create noi stessi lavorando e sacrificandoci, ricordo ancora quando per andare a scuola delle volte entravo un po’ in ritardo perché dovevo prima andare di mattina presto a vendere la verdura al mercato. Erano sacrifici che si facevano con il cuore e la speranza di un futuro migliore. Oggi, invece, si fa sempre più fatica a trovare qualcuno disposto a venire con me o con mio figlio Gianpaolo a lavorare per fiere, nonostante il lavoro ci sia e sia ben pagato.”

Molti, poi, lo ricordano per il suo impegno con l’associazione “Olympia Calcio”, rilevata nel 1977 e di cui ha ricoperto per molti anni la carica di presidente, qui inizia a reclutare giocatori dalla periferia della Città ed insieme ad alcuni veterani mette su una compagine di tutto rispetto che riesce a qualificarsi con notevoli risultati nei tornei Audax.

Dopo qualche anno di rodaggio, nel 1981 la squadra vince il campionato di 3^ categoria. Da quel gruppo di ragazzi vengono fuori nomi che tutt’oggi sono ricordati nella storia del calcio locale, tra i quali Giovanni Ferrara, Paolo Perilli, Antonio Acquafredda, Teo Miglio, Franco Gentile, i fratelli Giangualano, Peppino Vera, l’onnipresente “guardalinee Enniuccij” e tantissimi altri ragazzi. In quegli anniLilino riceve numerosi premi dalle istituzioni locali e dai vertici regionali della F.I.G.C. e per l’impegno nello sport e nel sociale.

Un evento su tutti da ricordare: le amichevoli con il Foggia calcio di ZdeněkZeman negli anni ‘80, dove il Ricciardelli esplodeva di tifosi e appassionati.

La storia di Lilino, piena di aneddoti e bei ricordi, ci dimostra come con l’impegno, la perseveranza e l’umiltà si riescano ad ottenere risultati anche partendo da poche risorse a disposizione. Dalla nostra Gazzetta l’augurio che questo messaggio di “resilienza” arrivi anche a noi e alle future generazioni.

(In foto “Lilino” ricevuto dal sindaco Francesco Miglio per la consegna di un attestato alla carriera)

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