Il messaggio di S.E. Mons. Lucio Angelo Renna, amministratore apostolico della diocesi di San Severo, nella “Giornata internazionale della donna”.

<<È obbligo, quando si celebra una festa, seguire un rituale che prevede come base un buonismo caramelloso e sdolcinato: parole dolci, sorrisi, abbracci, formulazione di auguri, ecce. ecc. Un rito a dir poco, ipocrita, in tantissimi casi.
Non sfugge a tale legge la “festa della donna”, ogni anno puntualmente celebrata in tutto il mondo anche se, tranne fortunatamente per alcune, si riduce a quel rito cui accennavo e, non raramente, si accompagna con la continuazione di una strage, vero cancro sociale, di donne.
Dall’inizio dell’anno in corso, sei i dati dell’Eures non mi ingannano, viene uccisa una donna ogni tre giorni. Gabriella Guarnieri Moscatelli, presidente del telefono rosa, non esita a dire che: “La situazione della donna oggi in Italia è allarmante: stiamo perdendo punti nel lavoro, nei diritti, in temi come quelli dell’aborto e nella violenza. I femminicidisono sempre tanti. Stiamo tornando lentamente indietro”. Nel 40.9% dei casi il movente è passionale e nel 21,6% le motivazioni sono liti e dissapori. Quasi sempre il femminicidio è preceduto da violenze abbastanza note, delle quali solo l’8,7% denunciate alle forze dell’ordine.
Si potrebbe continuare riportando numeri e percentuali, ma – come dicevo prima – si sovvertirebbe troppo il rituale della festa, se ci attardassimo in considerazioni che turbano l’atmosfera e avvelenano le festeggiate. Ben volentieri, dunque, formulo fraterni auguri a tutte le donne e a ciascuna di esse.
Come fratello maggiore, sogno per loro un futuro luminoso in cui la loro dignità, la loro personalità, la loro vita e la loro femminilità siano salvaguardate come il bene più prezioso dell’umanità. Loro sono la fonte della vita: non chiudiamola, immiserendo il mondo della loro presenza che rende più bella la storia e con l’annebbiamento dei carismi dei quali sono portatrici. I Padri della Chiesa dicevano che le donne sono “mirofore”, cioè portatrici di profumi. La vocazione e la missione della donna nel mondo è, quindi, di ingentilire, con la loro sensibilità femminile, il vissuto quotidiano delle loro famiglie e dell’intera società>>.
San Severo lì, 8 marzo 2017
san Giovanni di Dio
