Diamo questa notizia perché sicuramente utilissima alla popolazione di San Severo e ai tanti Sanseveresi che vivono altrove e che di tanto in tanto visitano il nostro Cimitero per pregare o portare fiori sulla tomba di una persona cara. Sarebbe facile oggi da parte della Redazione della nostra GAZZETTA mettersi le medaglie per una battaglia durata parecchi mesi ed ora vinta. Ma siccome, come sempre, abbiamo fatto il nostro dovere raccogliendo
le istanze della nostra gente, ci limitiamo a dire che nelle stanze dove si prendono le decisioni importanti di questa Città ha prevalso il buonsenso e tutto è rientrato nella norma, così come avviene quasi dappertutto. Ovviamente diamo atto al Sindaco FRANCESCO MIGLIO, al Vice Sindaco FRANCESCO SDERLENGA (che firmò il provvedimento che all’epoca limitò alla sola mattinata festiva le visite nel Camposanto di casa nostra) ma anche all’intera Amministrazione Comunale per aver raccolto il desiderio popolare di poter visitare i defunti anche nel pomeriggio dei giorni festivi. La nostra cocciuta battaglia, come è stato dimostrato dalle petizioni protocollate a Palazzo Celestini, è stata fatta unicamente sotto la spinta dell’opinione pubblica che, bontà sua, sa che trova sempre nella nostra GAZZETTA (cartacea e on line) una sponda disponibile per la soluzione dei problemi nell’interesse esclusivo della ComunitàSanseverese. E anche in futuro, in presenza di cause giuste da perorare, saremo sempre in campo, senza se e senza ma, accanto alle giuste richieste della gente, se è necessario anche contro l’opinione di chi governa la Città. Crediamo che questo l’abbiano ormai capito anche gli attuali Amministratori, ai quali qualche volta può sembrare che siamo troppo fiscali e che abbiamo interesse a fare critiche al Palazzo. Nulla di più falso! Noi lottiamo per le cose giuste, senza guardare mai ‘colori politici’, da qualunque parte esse provengano. Non ci vedrete mai scendere in campo per cose ingiuste, sbagliate, dannose per San Severo o, meno che mai, di ordine personale o nell’interesse di pochi. Grazie, Signor Sindaco!
LA REDAZIONE
