In queste notti dell’autunno sanseverese, allo scoccare della mezzanotte scandita dai rintocchi dell’orologio-torretta di Palazzo Celestini, un fantasma si aggira in VICO FREDDO, meglio conosciuto a San Severo come l’àrchëdânévë. Si tratta di FERDINANDO DEL RE. FERDINANDO…FERDINANDO… ma chi era costui? Credo che molti giovani non abbiano mai sentito parlare di questo illustre musicista (compositore, operista e “capo musico”) sanseverese che ha rappresentato l’eccellenza culturale della nostra città nella seconda metà dell’800. Nato a San Severo il 16 aprile del 1839, morì a soli 48 anni nel gennaio del 1887. La sua passione per la musica lo portò a “ingannare” suo padre quando, recatosi a Napoli per frequentare l’Università di medicina, si iscrisse di nascosto al Conservatorio di S.Pietro a Maiella diretto allora dal mitico Maestro SAVERIO MERCADANTE. “In questo periodo (come scrive UMBERTO PILLA in “San Severo nel Risorgimento”, pp. 153-154) egli ideò e scrisse l’opera melodrammatica “MANFREDI DI SVEVIA” altrimenti intitolata “La Battaglia di Benevento” che rappresentò in prima assoluta a San Severo nel TEATRO “REAL BORBONE”(Ex Cinema Patruno). L’ectoplasma di FERDINANDO si lascia avvicinare facilmente perché vuole spiegare il motivo della sua apparizione proprio in questi giorni di novembre del 2019.<< La mia apparizione- dice FERDINANDO -è dovuta al fatto di VOLER SOMMESSAMENTE RICORDARE UN BICENTENARIO(dimenticato, anzi sconosciuto alle Istituzioni che avrebbe dovuto ricordarlo e commemorarlo)E CIOE’ CHE L’11 NOVEMBRE DI 200 ANNI FA FU INAUGURATO, QUI, IL TEATRO “REAL BORBONE”. Vorrei sottolineare che prima di questo teatro non esistevano altre sale teatrali in Provincia. Pensate che il Teatro “Giordano” di Foggia venne inaugurato soltanto nel 1829. Il prof. EMANUELE D’ANGELO nel suo prezioso libro “Un secolo di teatro a Sansevero. Il Real Borbone (1819-1927)” (Foggia, MusicArte, 2007) ha affermato che il Teatro “Real Borbone” rappresentò il primo teatro all’italiana di Capitanata e uno dei primi edificati nel Mezzogiorno. Nella sua interessante ricerca ci informa che il Real Borbone fu costruito interamente in legno, con pianta a ferro di cavallo e che era dotato di una platea di 120 posti a sedere e di due ordini di palchi, dodici di prim’ordine e 13 di second’ordine ed un comodo loggione capace di ospitare 150 spettatori, per una capienza totale di 430 posti.Come dicevo prima la mia opera melodrammatica “MANFREDI DI SVEVIA” si tenne in questo teatro e modestamente ottenni un tale successo da essere portato in trionfo con una spettacolosa fiaccolata e successivamente replicai l’opera per cinque sere di seguito a Napoli. Cosa ne è stato di questo gioiello di Teatro e della mia carriera, ve ne parlerò la prossima settimana. Ci vediamo qui, in Piazza della Repubblica>>.
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