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Il tratto dismesso della “Garganica” e le altre strade prossime all’abitato

Risorse da recuperare per sport e tempo libero: apriamo una sottoscrizione per il recupero

Poco prima che scattassero le restrizioni per l’attuale pandemia, molti cittadini ci avevano segnalato la grave e indecente situazione igienica riguardante alcune belle strade appena prossime al centro abitato, senza pulizia e senza manutenzione delle cunette che raccolgono le acque. Ci riferiamo principalmente alla vecchia strada del “Boschetto Di Lembo” (che inizia alla fine del quartiere di Città Giardino), a quella del “Tiro a segno” (che ha inizio alle spalle delle case popolari di San Bernardino), del “Demanio” (che ha inizio su via san Marco di fronte al Cimitero), della via “vecchia per Lucera” (che passa avanti alla cantina Teanum, alla via chiamata e nota come “via Montella” (che, guardando la Chiesa di Croce Santa parte sulla destra), alla “via che parte dal vecchio Macello su via Foggia” per andare verso le contrade Spirito Santo e Casone, alla “strada che, procedendo da via Mazzini e passando avanti alla Chiesa dell’Immacolata raggiunge la zona PIP” passando avanti all’Istituto Agrario. Alla “via che costeggia il Cimitero sulla sinistra” per raggiungere la famosa masseria di Torre dei Giunchi. Alla stessa “via vecchia per Lesina”, la cosiddetta “via Fortore” quando lascia l’abitato dopo il quartiere di Città Giardino.

Sono percorsi di qualche chilometro molto caratteristici, che in questo periodo attraversano la campagna tutta verde molto bella, ideali per la corsa, per le bici e per il passeggio. Ma purtroppo vi è di tutto, sono pieni di immondizie, e poi di divani water, lavandini, di tutto. Il Comune potrebbe chiedere all’Azienda che smaltisce i rifiuti una pulizia straordinaria? Potrebbe affidare a una delle cooperative che si occupano della manutenzione del verde anche la pulizia delle erbe dalle cunette? Recupereremmo un bel numero di chilometri nel verde, che si potrebbero attrezzare con cartelli, metraggio ecc.

Ultimo, ma non ultimo, il tratto di ferrovia Garganica dismesso che raggiunge la famosa stazione di san Marco, non potrebbe essere chiesto in concessione gratuita dal Comune per farne una ciclabile mozzafiato, considerato che attraversa chilometri bellissimi e caratteristici dell’agro sanseverese? O bisogna anche in questo caso pensare a una pubblica sottoscrizione, magari coinvolgendo le associazioni amatoriali e i singoli che amano passeggiare e correre all’aperto per trasformare lo spettacolo indecente che si può notare in una nuova risorsa per tutti?

LA REDAZIONE

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