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Il verde pubblico sanseverese è sofferente, non solo perché è arrivata l’estate

Com’è possibile constatare, a prescindere dalle numerose segnalazioni dei cittadini, il “pollice verde” sanseverese è “verso”…il basso. Una maggiore attenzione, porterebbe a spendere meno ed ottenere risultati migliori. Ritornando al concetto filosofeggiante della “bacchetta magica”, già usato in altre circostanze, è chiaro che le problematiche, per essere risolte, hanno bisogno di un tempo ragionevole e soprattutto di economie. Ma anche piani mirati e redatti in modo tecnico, che vadano a ben razionalizzare le esigue risorse e sanare realtà cittadine (piazze, viali e parchi) che versano in un degrado inqualificabile (per la “solita” logica del deprecabile rimbalzo di competenze), da tempo immemore, malgrado si paghino le tasse anche per questo. Non si tratta di concepire il verde pubblico, solo come arredo urbano e cromatico per dare una timida “pennellata” al cemento dei quartieri. Se l’aria di San Severo è ancora accettabile, lo si deve a quei 25 ettari del “polmone verde” ed allo scarso inquinamento atmosferico (chissà fino a quando). Il “casus belli”, del verde sanseverese, è stato trattato a più riprese: l’abbattimento dei pini secolari di piazza Allegato; l’albero centenario mutilato e lo scarso ricambio vegetativo della Villa Comunale; il “cancro del cipresso” che, pare, interesserebbe ancora diverse piante del cimitero cittadino; alberelli trascurati in un paio di piazze, vegetazione spontanea (erbacce) lungo marciapiedi e strade, dal centro alla periferia, il “pianto dei tigli” su corso Giuseppe Garibaldi, aiuole definite tali solo per non chiamarle diversamente: il “verde” è in evidente sofferenza e nessuna amministrazione comunale, sentiti gli addetti in servizio ed in pensione, gli ha dato la giusta valenza. Ciò dà anche la percezione di una città sporca, perché tra l’erba incolta si trova di tutto. La potatura dei pini di viale 2 Giugno è importante, visto che la pubblica illuminazione è attenuta su una strada ad alta intensità di traffico, oltre al fatto che ci sono attraversamenti pedonali. Va tenuto conto, anche di quello che è stato fatto come la potatura degli alberi di corso Giacomo Matteotti, o di quelli di via Padre Matteo da Agnone ed altri piccoli interventi. Ma le temperature estive, ad esempio, richiedono abbondanti annaffiature notturne, soprattutto su corso Gramsci, Parco Baden Powell, la Villa Comunale, piazza Cavallotti, e lì dove le piante sono in evidente crisi idrica. In primavera, il sindaco, Francesco Miglio, faceva capire che stava per essere varato un “piano del verde”, che oltre alle potature ancora da fare, aveva previsto alberi da piantumare e sostituire quelli che non avevano vegetato: “L’Amministrazione ritiene che il Comune debba essere dotato di un registro di manutenzione ordinaria di tutto il verde pubblico, così da evitare di dover rincorrere sempre le emergenze e allo stesso tempo prevenire i disagi dei residenti”. A fargli eco, l’assessore Lino Albanese: “È stato creato un ‘piano del verde’, con l’agronomo del Comune, Gianfranco Latorre e l’arch. Fabio Mucilli, coordinati dal dirigente Benedetto Di Lullo”. L’Amministrazione, in effetti, ha fatto partire la manutenzione del verde. Una mano, può arrivare anche dai 6 addetti al “verde pubblico-Cantieri di cittadinanza” o dalla proposta dell’ex assessore ai Servizi sociali (Giunta Savino), Raffaele Bentivoglio, che nei giorni scorsi chiedeva ad amministrazione comunale e penitenziaria (Casa circondariale di San Severo) perché non partiva il progetto già approvato sulla manutenzione del verde con 5 detenuti designati. Esperimento, posto in essere con successo presso la pineta di Marina di Lesina. È l’assessore al ramo, Lino Albanese, a commentare le proteste dei cittadini: “Le cose le stiamo facendo e ci vogliono i tempi tecnici. La manutenzione non veniva fatta da anni. Ai tigli del viale della Villa, è stato eseguito un ulteriore trattamento nella notte tra lunedì e martedì e la patina appicicaticcia sotto le scarpe non dovrebbe più esserci. Per la Villa comunale, chiediamo ai cittadini ancora un po’ di pazienza, anche perché c’è un progetto semestrale che vedrà giardinieri fissi nella Villa, nel cimitero e nel parco Baden Powell. Lo sfalcio delle erbacce è iniziato dal centro e sta procedendo a cerchi concentrici e prioritari verso la periferia, in attesa di completare la città”.

                                                            Beniamino PASCALE

 

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