IL VERO LAVORO E’ IL LAVORO… “PULITO”!

Riceviamo e pubblichiamo
La Costituzione Italiana, con l’art. 1, eleva il lavoro a pilastro portante della nostra Repubblica, della nostra società civile. Eppure, a mio dire, ancor oggi, non ci si impegna a fondo affinché le condizioni di esercizio di questo diritto-dovere siano quantomeno decorose. Se vogliamo ritenere il lavoro elemento costitutivo e nobilitante degli esseri umani e della comunità dei consociati, non possiamo prescindere dalla garanzia della sua dignità. “Il lavoro è dignità”, ha affermato Papa Francesco.
Recandosi presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di San Severo, si può avere una prova tangibile delle contraddizioni che regnano sovrane in Italia: alle belle parole ed ai bei principi, tanto spesso citati ed esaltati, quasi mai corrispondono i fatti. Ogni occasione è buona per osannare le Forze Armate, le Forze di Polizia ed apostrofare il loro contributo come prezioso, essenziale; ma poi si consente, con grande nonchalance, che i nostri validi servitori dello Stato lavorino in condizioni pietose. Nelle stanze, nei corridoi, nelle scale, nell’ingresso del bellissimo palazzo, che nella nostra Città ospita il Commissariato, ad imperare è la polvere. Una spessa patina grigiastra avvolge il pavimento degli uffici, persino l’aria è irrespirabile. Parlando con il personale, si percepisce un sentimento di rassegnazione, la quale ormai è subentrata all’indignazione.
La burocrazia delle nostre amministrazioni si fonda sugli appalti e spesso gli appalti si vincono garantendo risparmio.
Lungi da me, semplice cittadino, puntare il dito contro alcuna Autorità, mi sorgono delle perplessità. Invochiamo una maggiore presenza dello Stato, pretendiamo, assai legittimamente, sicurezza; ma come può uno Stato fronteggiare i grandi problemi delle nostre comunità e garantire la “pulizia” morale dei suoi cittadini, se non è in grado di garantire la pulizia materiale dei luoghi espressione della sovranità e della democrazia?
FABRIZIO CAPOSIENA