Comunicati

IMPRENDITORI CONTRO GLI ABUSI DELLE AGENZIE DI RECUPERO CREDITI COORDINATI DAL TORREMAGGIORESE DOTT. GIOVANNI CORLEONE.

IN MUTANDE ANCORA PER GLI ITALIANI IN DIFESA DEI CONSUMATORI FINANZIARI.

 

IN ELABORAZIONE CON I MAGGIORI PARTITI EUROPEI E NAZIONALI UN REFERENDUM PER TUTELARE TUTTI COLORO I QUALI SUBISCONO ABUSI ED ANCORA NON DENUNCIANO REATI DI ESPONENZIALI DANNI MORALI E MATERIALI CONTRO LE AGENZIE DI RECUPERO CREDITIA SFAVORE DELLA PICCOLA E MEDIA IMPRESA SEMPRE PIU’ ISOLATA.

MOLTI CASI PRESENTATI IN TRIBUNALE ENTRO IL 2017 ED IL PARLAMENTO PRONTO A CAMBIARE DIREZIONE.LA MAGISTRATURA HA INTENZIONE DI DARE PESO ALLA NOSTRA UNICA VOCE IN DIFESA DI SOCIETA’ E PERSONE ARRIVATE AL LASTRICO A CAUSA DI UNA LEGGE CONTRO GLI ITALIANI.

 

IL DOTT. GIOVANNI CORLEONEERA TRA GLI SVILUPPATORI E FIRMATARI PER LA PRESENTAZIONE DEL SEGUENTE QUESITO REFERENDARIO PRESSO LA CORTE SUPREMA DI CASSAZIONE:

  1. VERBALE EX ARTICOLO 7 LEGGE 25 MAGGIO 1970, N.352. IL 23 MAGGIO 2013 HO DEPOSITATO IL SEGUENTE QUESITO REFERENDARIO SULLA POSSIBILITA’ DI ABOLIRE EQUITALIA : “ VOLETE CHE SIA ABROGATO L’ART.3 DEL DECRETO LEGGE DEL 30/09/05 N.203- MISURE DI CONTRASTO ALL’EVASIONE FISCALE E DISPOSIZIONI URGENTI IN MATERIA TRIBUTARIA E FINANZIARIA?

In quei giorni a Montecitorio molti imprenditori in mutande erano contro Equitalia ed hanno avuto ragione nel 2017 considerando le decisioni del Governo Italiano.

Ricordiamo che un gruppo di imprenditori appartenenti a diverse associazioni si era messo letteralmente in mutande, come gesto di protesta, davanti a Montecitorio, ed in diverse Piazze Italiane,  per chiedere l’immediato commissariamento di Equitalia e presentare la raccolta di firme per il referendum abrogativo presentato in Cassazione con una attenzione mediatica internazionale a difesa della moribonda piccola media impresa oggi ancora alle prese con altri mali legati anche alla gestione fallimentare delle Agenzie di Recupero Crediti contro tantissimi consumatori finanziari.

 

 

 

 

 

I CONSUMATORI FINANZIAIRI DENNCIANO LE AGENZIE DI RECUPERO CREDITI.

 

CINQUE COSE CHE LE AGENZIE DI RECUPERO CREDITI NON VOGLIONO CHE VOI SAPPIATE.

DIFENDERSI DALLE AGENZIE DI RECUPERO CREDITI È POSSIBILE: ECCO COSA DOVETE ASSOLUTAMENTE SAPERE.

E’ ormai noto che le agenzie di recupero crediti utilizzano mezzi spesso scorretti per adempiere al loro dovere. Risulta pertanto molto importante conoscere in maniera accurata i limiti che tali figure non possono oltrepassare nell’esercizio delle loro attribuzioni. In questo modo sapretecome difenderti dalle agenzie di recupero crediti senza incappare in problemi legali. Di seguito Vi elencherò alcuni specifici comportamenti illegittimi: riconoscerli e segnalarli alle autorità è la prima mossa per tutelarsi e non farsi cogliere impreparati.

COME DIFENDERSI DALLE SOCIETÀ DI RECUPERO CREDITI:

In primo luogo è bene essere informati sulle modalità relative ad uso della forza, violazione di domicilio ed eventuali intimidazioni: gli esattori  delle società di recupero crediti infatti non possono mai:

  • Usare o minacciare l’uso della forza contro la persona debitrice, o un suo familiare o convivente.
  • Non possono danneggiare o minacciare di danneggiare beni di proprietà della persona,
  • Bloccare l’accesso alla casa; e non hanno ovviamente facoltà di entrare in casa altrui qualora la persona abbia negato il permesso di entrare.
  • Gli esattori inoltre non possono contattare la persona con frequenza superiore al dovuto o in orari irragionevoli: è in questa direzione inaccettabile continuare a telefonare senza sosta o in orari irragionevoli alla persona come metodo per demoralizzare.
  • Inoltre gli esattori delle agenzie di recupero crediti non possono rilasciare dichiarazioni in merito alle somme dovute dalla persona debitrice, né contattare il coniuge o il partner di quest’ultima (qualora non siano garanti o fideiussori del debito stesso).

DIFENDERSI DALLE AGENZIA DI RECUPERO CREDITI: ECCO COSA NON DEVE MAI ACCADERE.

Da qualche anno a questa parte, l’attività di recupero crediti ha assunto in Italia modalità davvero poco gradevoli: troppo spesso società specializzate, operanti per conto di colossi aziendali utilizzano metodi poco ortodossi e, in ultima istanza, irregolari.

Al fine di mettere la parola fine a tali accadimenti e per permettere al cittadino di difendersidalle società di recupero crediti il Garante della Privacy ha emanato un provvedimento a carattere generale che stabilisce i principi a cui si devono attenere gli operatori del settore.

L’intervento del Garante è finalmente giunto dopo alcuni accertamenti avviati dall’Autorità a seguito di numerose segnalazioni e denunce sull’uso illecito dei dati personali nell’attività di recupero crediti. Come descritto sopra, dalla realtà delle cose emergeva la seguente prassi: mediante gli incaricati venivano messe in atto modalità di ricerca, presa di contatto, sollecitazione al pagamento delle somme dovute, particolarmente invasive.

DIFENDERSI DALLE SOCIETÀ DI RECUPERO CREDITI E I PRINCIPI E LE PRESCRIZIONI DEFINITE DAL GARANTE DELLA PRIVACY

D’ora in avanti le società di recupero crediti saranno tenute a rispettare i principi di liceità, di correttezza nel trattamento, di pertinenza, di finalità dei dati e il dovere di informativa agli interessati.

Ecco cosa non sarà più lecito:

  • non saranno più ammesse prassi invasive o lesive della dignità personale.
  • Inoltre, da parte delle società di recupero crediti non sarà più lecito comunicare ingiustificatamente informazioni relative ai mancati pagamenti ad altri soggetti che non siano l’interessato (al fine di sollecitare il pagamento).
  • Non sarà più possibile rendere visibile a persone estranee il contenuto di una comunicazione (come avviene molto spesso con l’utilizzo di cartoline postali o con l’invio di plichi recanti all’esterno la scritta “recupero crediti”): diviene ora necessario portare le sollecitazioni di pagamento ad esclusiva conoscenza del solo debitore, utilizzando plichi chiusi, assolutamente privi di scritte specifiche.
  • Diventa definitivamente illecita l’attività di affissione di avvisi di mora sulla porta di casa da parte degli incaricati del recupero crediti, una modalità che rende possibile la diffusione dei dati personali dell’interessato nei confronti di una moltitudine indeterminata di soggetti.

Infine volevo ricordarVi che il primo passo per difendersi dalle società di recupero crediti è la Vostra consapevolezza su i Vostri diritti di consumatore e cittadino. Se Vi trovate di fronte a un esattore che infrange le regole, chiedetegli di identificarsi con un documento d’identità e denunciatelo. Ora la legge Vi tutela ma un referendum darà presto un duro colpo allo “strapotere” delle Agenzie di Recupero Credito che avranno molte più responsabilità e penali da ottemperare senza più calpestare la dignità di ogni consumatore finanziario come Noi Imprenditori pronti a dichiarare battaglia. Il primo caso eclatante sarà portato all’attenzione dei media Nazionali ed Internazionali e si prevede un duro colpo all’immagine e all’economia di una famosa Società di Recupero Crediti con sede in Capitale.

CONSUMATORI FINANZAIRI ITALIANI.

 

Altri articoli

Back to top button