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IMPUTATI DUE MEDICI DELL’OSPEDALE MASSELLI MASCIA PER LA MORTE DI UN CITTADINO AFRICANO

            Al momento risultano smentite le voci che circolavano in città sulle cause (qualcuno aveva messo in giro la voce che la vittima non si era sentita bene a causa della sua cattiva alimentazione!!!) della morte del povero Domingos Dembatchem – cittadino africano (GUINEA BISSAU), deceduto a novembre 2023 per peritonite a soli 41 anni.

            A seguito della denuncia querela sporta il 28.11.2023, il fratello del povero Domingos, per il tramite dell’avvocato Guerino Infante portava all’attenzione della Procura della Repubblica di Foggia eventuali ipotesi di negligenza, imperizia, imprudenza e violazione delle specifiche leges artis

nell’assistenza prestata al congiunto durante gli accessi al pronto soccorso dell’Ospedale di San Severo effettuati il 12.11.2023 ed il 16.11.2023, che avevano a suo dire determinato un notevole ritardo nell’assistenza del fratello e, di conseguenza, il decesso dello stesso, prodottosi a seguito di una peritonite diffusa provocata dalla già avvenuta perforazione intestinale.

            A seguito delle indagini espletate dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Foggia – dr. Pietro Iannotta – nonché dell’esame autoptico effettuato da ben tre consulenti del Pubblico Ministero – dr.ssa Stefania De Simone (specialista in medicina legale), Prof. Giuseppe Guglielmi (specialista in radiodiagnostica) e dal dr. Marco Ricciardiello (specialista in chirurgia generale) – emersero una serie di gravi indizi di colpevolezza a carico di un medico del pronto soccorso e di un medico specialista in radiodiagnostica.

            All’esame autoptico effettuato dai CC.TT. del P.M. hanno assistito personalmente anche l’avvocato difensore della persona offesa (avv. Guerino Infante) ed il medico legale di parte dr. Giovanni Antonio Dell’Aquila.

            A seguito di quanto emerso dalle espletate indagini preliminari, il Sostituto Procuratore della Repubblica dr. Pietro Iannotta con richiesta di rinvio a giudizio del 23.10.2024 imputava il medico di pronto soccorso ed il medico specialista in radiodiagnostica – entrambi dell’Ospedale di San Severo “Masselli Mascia” del delitto punito dagli artt. 113, 40 cpv, 590 e 590 sexies c.p. perché, per colpa generica e specifica nel prestargli le cure a lui necessarie cagionavano – o comunque anti doverosamente non impedivano – il decesso di DEMBATCHEM Domingos e precisamente:

… (il medico del pronto soccorso)

In data 12.11.2023:

  • A seguito dell’accesso in Pronto Soccorso presso l’Ospedale di San Severo di DEMBATCHEM Domingos, la dott.ssa ….., medico chirurgo, dopo essersi avvicendata al dott. ….. a seguito del cambio turno, si limitava a dimettere il paziente con prescrizione di terapia medica a domicilio, sebbene il dott. ….. che l’aveva preceduta, avesse ipotizzato un’appendicite acuta in corso (tant’è che aveva disposto un esame TC addome, validato dal radiologo dott. …….., dagli esiti del quale era possibile evincere un quadro indicativo di un processo flogistico addominale che dunque necessitava di un ricovero in osservazione per poi ripetere gli score come da linee guida) e così, in violazione delle regole cautelari specifiche della materia e comunque con una condotta negligente e imperita, non formulava la diagnosi di appendicite acuta e non disponeva il necessario ricovero e intervento chirurgico di appendicectomia, i quali avrebbero scongiurato il decesso.

… (il medico radiodiagnostico)

In data 16.11.2023:

  • Nel vidimare il referto della TC addome eseguita nell’ambito del secondo accesso del DEMBATCHEM presso il Pronto Soccorso, la radiologa …….., sebbene la dott.ssa ……. (che aveva visitato il paziente presso il Pronto Soccorso) avesse richiesto gli esami diagnostici ravvisando all’esito degli esami ematochimici uno stato infettivo acuto, errando nella lettura e nell’interpretazione delle immagini della TC addome, non evinceva anomalie riferibili ad addome acuto – diagnosi che avrebbe consentito il rilievo di un quadro di peritonite diffusa con insorgenza di ileo paralitico secondario e che avrebbe imposto un intervento immediato per scongiurare il decesso – così inducendo la dott.ssa …… ad attestare erroneamente – fuorviata dal referto erroneo da lei prodotto – la mancanza di “urgenze chirurgiche in atto” e a indirizzare il paziente verso un percorso del tutto diverso volto ad indagare problematiche polmonari, così determinando il fatale ritardo nell’intervento;

e così con le condotte autonome ma tra loro concorrenti sopra riportate, connotate da negligenza, imprudenza e imperizia e altresì violative delle specifiche leges artis, determinavano un notevole ritardo nell’assistenza del paziente e, di conseguenza, il decesso dello stesso, prodottosi a seguito di una peritonite diffusa provocata dalla già avvenuta perforazione intestinale che – qualora il DEMBATCHEM fosse stato ricoverato e rapidamente sottoposto a un in intervento chirurgico di appendicectomia sin dal primo accesso al pronto soccorso (o comunque dall’accesso del 16.11.2023), sarebbe stata scongiurata.

In Foggia il 27.11.2023.

            Con successivo decreto di fissazione di udienza preliminare e contestuali avvisi il Gup del Tribunale di Foggia – dr.ssa Francesca Mannini fissava l’udienza preliminare per venerdì 7 febbraio 2025 alle ore 9,30 aula n. 6, Tribunale di Foggia.

            All’udienza del 7.2.2025 il nuovo difensore dell’imputata dr.ssa …. formulava richiesta di rinvio dell’udienza ai sensi dell’art. 108 c.p.p. richiedendo un termine per prendere cognizione degli atti e per informarsi sui fatti oggetto del procedimento.

Si attende ora l’esito della predetta udienza preliminare, evidenziando che al momento entrambi i medici imputati vanno ritenuti innocenti sino a sentenza passata in giudicato.

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