“In Capitanata decine e decine le famiglie sovraindebitate che hanno ancora una casa grazie a noi e al ricorso alla cosiddetta legge antisuicidio”
Dal 2017 ad oggi il Movimento Consumatori Puglia è riuscito ad evitare che decine e decine di famiglie della Capitanata perdessero la propria abitazione a seguito del sovraindebitamento applicando la legge 3/2012 la cosiddetta “Salva suicidi”.
“In questo particolare momento di crisi economica – spiega il presidente del Movimento Consumatori Puglia, Bruno Maizzi -, si stima che il 70% delle famiglie italiane, si ritrovano in stato di insolvenza con Banche, Finanziarie, Equitalia, Enti e soggetti pubblici e privati a seguito dei troppi impegni finanziari, loro malgrado assunti, nel corso degli anni, determinando una sorta di squilibrio tra l’attivo ed il passivo”. Perlopiù si tratta di famiglie in cui a causa della perdita del lavoro di uno dei coniugi o alla avvenuta riduzione dello stipendio o ancora per gravi motivi improvvisamente occorsi, il soggetto che è stato portato e indotto ad indebitarsi più del dovuto, si ritrova con uno stipendio o reddito che non gli consente di poter vivere dignitosamente ed onorare nel contempo gli assunti impegni finanziari. “Ovviamente gli aventi diritto “i creditori” – aggiunge il presidente MC Puglia, Bruno Maizzi -, non possono attendere il suo ritorno in bonis e che la sua situazione economica volga al meglio e pertanto dopo una vita di sacrifici il debitore rischia di perdere l’immobile di cui è proprietario. Poco importa se è l’abitazione in cui lui vive, poco importa se a seguito di vendita all’asta, il suo nucleo familiare non saprà dove abitare, poco importa se sono presenti minori in età scolare, anziani e/o disabili, il bene immobile viene dapprima pignorato e poi, attraverso una procedura, ad oggi più snella e veloce, viene venduto all’asta per il soddisfo dei debiti contratti. Il più delle volte, la vendita all’asta del bene non riesce neppure a soddisfare il 50% dell’intera debitoria, ed il debitore, dopo aver perso il suo unico bene, si ritrova comunque ad essere ancora debitore per la restante non soddisfatta parte”. Situazioni che determinano nei soggetti più deboli, o meglio nei soggetti che hanno un alto grado di moralità, secondo il Movimento Consumatori, il compimento di estremi gesti. “Purtroppo sempre maggiori – conclude il Presidente Bruno Maizzi -, nell’ultimo periodo, sono i casi di suicidio registrati in Italia. Ecco perché la Legge 3/2012 “comunemente detta legge antisuicidio” viene definita una mera ancora di salvezza per chi, pur operando con diligenza è caduto suo malgrado in disgrazia. Non è rivolta solo al consumatore operaio e/o impiegato, ma anche ad artigiani, agricoltori ed a tutti quei soggetti a cui è preclusa la possibilità di accedere alle procedure concorsuali previste dalla Legge fallimentare”. Impiegati, artigiani o imprenditori in difficoltà potranno recarsi presso una delle Sedi del Movimento Consumatori chiamando il numero 338.7979600 o rivolgersi a puglia@movimentoconsumatori.it per eseguire gratuitamente una pre-analisi dell’intera situazione debitoria, al fine di determinare la meritevolezza del soggetto sovraindebitato. Se questa avrà esito positivo, si procederà ad istruire la pratica ed inoltrarla al Tribunale competente. Il Movimento Consumatori opera attraverso le sue sedi non solo in Capitanata, ma in tutta Italia.