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Inaugurata a San Severo la mostra “Com’eri vestita?”. La risposta negli abiti delle sopravvissute alla violenza sessuale.

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Un’installazione artistica itinerante “espone” la violenza, attraverso gli indumenti indossati dalle donne violentate, attraverso i quali, si racconta di stupri, molestie, abusi subiti da estranei o da partner occasionali, ma più frequentemente dal compagno di una vita che non accetta un “No”, oppure da una fidata figura familiare, nelle sicure e insospettabili mura domestiche.
La mostra è stata inaugurata nel pomeriggio di ieri 5 marzo, al Museo dell’Alto Tavoliere di San Severo e potrà esser visitata fino al 9 marzo.
Nata nel 2013 negli USA, in collaborazione con il Centro di educazione contro gli stupri dell’Università dell’Arkansas, in Italia l’esposizione è stata riproposta nel marzo 2018 per per sfatare i pregiudizi che colpevolizzano le donne.
Trova ispirazione da “What I was wearing”, poesia di Mary Simmerling i cui versi  raccontano storie di violenza sessuale attraverso i vestiti che le donne indossavano nel momento in cui sono state violentate.

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